Medicina e ricerca
Allarme allergie: pazienti in aumento e pochi medici. Serve un Piano d’azione
di Antonino Musarra (presidente AAIITO - Associazione allergologi immunologi italiani territoriali e ospedalieri)
Le malattie allergiche sono in continuo aumento ma gli allergologi sono sempre meno. Questo paradosso è uno dei temi che gli allergologi di AAIITO – Associazione allergologi italiani territoriali e ospedalieri – hanno affrontato nella tre giorni congressuale di Palermo. I dati epidemiologici in nostro possesso sono allarmanti: in Italia si stima che siano ben 15 milioni le persone ad essere colpite da allergia, circa 1 su 4, un dato destinato a raddoppiare entro il 2025. Nonostante il crescente peso epidemiologico delle malattie allergiche, le strutture specialistiche presenti sul territorio sono numericamente insufficienti per far fronte alla domanda dei pazienti. Una situazione, questa, che porta spesso danni al paziente in termini di ritardo diagnostico e appropriatezza terapeutica e conseguente qualità della vita. Gli allergologi di AAIITO a fronte di questa fotografia hanno avviato una riflessione sul ruolo della loro disciplina ed una indagine sullo stato di salute dell'allergologia italiana in termini di presenza sul territorio delle strutture allergologiche e di livello di appropriatezza delle visite. Secondo l'ultima mappatura delle rete allergologica italiana relativa al 2017 si contano in totale 63 strutture tra unità operative semplici e complesse; mentre, per quanto riguarda il territorio, il rapporto stimato è di 1 ora di specialistica allergologica per ogni 32.000 abitanti. Infine su 180 medici specializzati in allergologia negli ultimi 5 anni, più del 50% non riesce a trovare lavoro nelle strutture di allergologia. Una ristretta ricettività ma anche poca consapevolezza dell'universo allergie – alimentari, respiratorie, dermatologiche, da imenotteri, da farmaci - che comprende una vasta gamma di reazioni che possono assumere anche caratteristiche di estrema gravità. Era necessario pertanto avviare un'attività di sensibilizzazione sul tema sia verso la popolazione che verso gli operatori sanitari per fare chiarezza, ad esempio, su cosa sono le allergie alimentari, distinguendole dalle intolleranze, così di moda al giorno d'oggi, o sul valore dell'adrenalina iniettabile, che non a caso è chiamato presidio salvavita, o sull'importanza dell'aderenza alla terapia.
Un altro punto all'ordine del giorno per AAIITO è chiarire il ruolo dello specialista allergologo, recentemente riconosciuto come figura di riferimento negli ultimi Livelli assenziali di assistenza (Lea). L'allergologia, infatti, non è una specialità d'organo, ma di malattia per cui molti di coloro che soffrono di rinite allergica vanno dall'otorino, quelli con la congiuntivite dall'oculista, chi soffre di asma allergico va dallo pneumologo. In altri casi le allergie possono colpire più organi ed apparati allo stesso tempo. A titolo di esempio, la rinite allergica, l'asma bronchiale e la congiuntivite spesso si presentano insieme. Affidare la cura di questo problema allergico ad uno specialista differente dall'allergologo potrebbe portare a concentrare l'attenzione su di un solo organo e a trascurare la condizione allergica generale, con conseguente ritardo nella diagnosi, oppure a una gestione inadeguata e potenzialmente nociva per il paziente, o al contrario ad una sottostima del rischio e quindi ad una mancata prescrizione di terapie necessarie.
Tutte queste considerazioni hanno spinto gli allergologi afferenti ad AAIITO ad avviare “Allergicamente: Piano d'azione per un'allergologia sociale”, una campagna di informazione e sensibilizzazione pluriennale e di ampio respiro. “Allergicamente: Piano d'azione per una allergologia sociale si avvarrà di strumenti come “allergicamente.it” e “facebook/allergicamente”, rispettivamente un sito web informativo con la mappa dei centri di allergologia ed un canale di dialogo con il pubblico, mettendo quindi a disposizione il sapere degli specialisti, condensato, ragionato e semplificato. La campagna proseguirà anche nel 2018 con la distribuzione di flyer informativi, in tutti i centri di allergologia affiliati ad AAIITO, con la programmazione di eventi istituzionali e di iniziative di sensibilizzazione nelle piazze italiane. Per quanto riguarda la proposta di programmazione sanitaria AAIITO, punta a sviluppare un progetto di Reti Cliniche integrate. L'organizzazione in reti cliniche, infatti, può rappresentare un'innovazione organizzativa che mira a consolidare la sicurezza e la qualità delle cure, equità del loro accesso e sostenibilità economica delle scelte. Nel modello che AAIITO sta sviluppando la rete dovrebbe comprendere gli ambulatori di I° livello per inquadramento diagnostico e filtro per eventuale invio al II° livello, e Strutture Ospedaliere di II° livello che si fanno carico delle prestazioni allergologiche più complesse. In conclusione questo modello rappresenta una proposta concreta per garantire al singolo paziente, una diagnosi accurata ed una terapia realmente personalizzata, evitando di innescare quella “sindrome di Ulisse” che porta il paziente ad un pellegrinaggio continuo tra vari specialisti. Migliorare l'appropriatezza e ridurre i costi, che in ambito allergologico, sono in massima parte sostenuti dagli stessi pazienti e senza dubbio l'obiettivo finale.
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