Medicina e ricerca

Vaccinazioni nei Lea, i pediatri: «Garantire copertura economica e guardia alta su morbillo e rosolia»

di Rosario Cavallo e Federica Zanetto (Associazione Culturale Pediatri)

Le vaccinazioni entrano nei Livelli essenziali di assistenza e la ministra Beatrice Lorenzin annuncia che i vaccini saranno gratuiti e che il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-19 sarà attivato a breve. Finalmente buone notizie, che noi pediatri auspicavamo da tempo. Ma resta il nodo della copertura finanziaria, senza la quale tutto resta di rimanere una buona intenzione del ministero. Come pediatri siamo soddisfatti, perché finalmente si recupera un’offerta uniforme per tutti i bambini italiani mettendo fine, speriamo per sempre, al federalismo vaccinale
L' offerta di nuovi vaccini aumenta le opportunità di prevenzione personale. Ma vogliamo segnalare che sarebbe utile da parte del ministero:
· un accenno alle priorità di vaccinazione, il vaccino antipneumococco ha gia una copertura superiore a quella dell'antimorbillo-rosolia e siamo sicuri che ormai anche gli antimeningococco andranno a registrare lo stesso risultato. Questo dimostra che allargare la gamma di proposte non serve ad aumentare la copertura contro le malattie molto diffusive, ma temute meno;
· mancano spiegazioni sulle valutazioni che giustificano l'antimeningo B per tutti i neonati, l'anti HPV ai maschi, l'antirotavirus, antiepatite A;
· è stato deciso di ampliare l'offerta vaccinale, ma ci colpisce il fatto che non si parli dei problemi strutturali e organizzativi, dei difetti di formazione e comunicazione, della carenza di sorveglianza e di valutazione dei risultati riportati.

Tutte questioni che secondo noi sono prioritarie se si vuole davvero proteggere tutta la popolazione. Tutte cose però che richiedono impegni, risorse tempo, sacrifici. Ma questo ci aspettiamo dal nostro ministero e dall'Iss.
Ministero e Iss sanno bene che facendo tanti vaccini diversi per prevenire più malattie possibili può servire ad ampliare la protezione individuale; ma per le malattie ad alta diffusibilità serve che siano tantissime le persone che fanno i vaccini adatti a contrastarle, altrimenti non si innesca quella immunità di gruppo che serve a proteggere la popolazione e in particolar modo i suoi rappresentanti più fragili ed esposti.
Il morbillo, la cui copertura e inferiore all' 85% per esempio è mediamente meno pericoloso della meningite batterica, ma è capace di colpire quasi tutti i soggetti sensibili, e quindi è potenzialmente in grado di provocare molti più danni, e non meno gravi.
Apprezziamo molto la decisione del ministero di inserire nei Lea le vaccinazioni. Ma non possiamo da tecnici della sanità non sollevare queste problematiche, nell'interesse dei nostri piccoli pazienti e del nostro Paese.


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