Lavoro e professione

Da Enpaf un nuovo passo verso il sostegno alla genitorialità dei farmacisti

di Marco Lazzaro *

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24 Esclusivo per Sanità24

L’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti (Enpaf) inaugura dal 16 settembre 2024 una nuova iniziativa a sostegno della genitorialità. Questo progetto, con uno stanziamento di 600.000 euro, offre un contributo di 1.000 euro per ogni nascita o adozione, che sale a 1.500 euro in caso di parti gemellari o adozioni multiple.
L’accessibilità è un punto chiave: il contributo è disponibile per tutti gli iscritti Enpaf attivi professionalmente, senza distinzioni. La sua cumulabilità con altri aiuti statali alla genitorialità e l’esenzione fiscale ne amplificano l’impatto sulle famiglie beneficiarie.
Questa misura assume particolare rilevanza considerando che oltre il 70% dei nostri 102.000 iscritti sono donne. Riconosciamo le particolari sfide che le farmaciste affrontano nel conciliare professione e famiglia, e questa iniziativa mira a fornire un supporto tangibile in tal senso.
Il contributo è destinato agli iscritti all’Enpaf che esercitano attività professionale, indipendentemente dalla categoria. Per accedere al beneficio sono richiesti almeno 5 anni di iscrizione e la regolarità contributiva. L’iniziativa è stata strutturata per garantire un sostegno mirato ed efficace. Per ottenere il contributo, i richiedenti dovranno presentare un’attestazione Isee non superiore a 30.000 euro, con un limite del patrimonio mobiliare fissato a 40.000 euro. Questi parametri sono stati stabiliti per assicurare che il sostegno raggiunga chi ne ha maggiormente bisogno.
Questo nuovo contributo si affianca ad altre misure già in atto, come i rimborsi per le spese di asili nido e scuole dell’infanzia, rafforzando il sistema di welfare offerto dall’Ente.
La professione farmaceutica, cruciale per il sistema sanitario, richiede un impegno costante e aggiornamento continuo. Sostenere i nostri iscritti è necessario soprattutto per valorizzare il loro ruolo e investire nel futuro della categoria. In un’epoca di declino demografico, è infatti necessario uno sforzo condiviso di tutti gli attori istituzionali per cercare di invertire il trend del progressivo invecchiamento del Paese, che pregiudica la prospettiva di tutela sociale nel medio e lungo periodo.
L’Enpaf continuerà a monitorare attivamente le esigenze dei suoi iscritti, con un’attenzione particolare alle necessità delle farmaciste. Il nostro obiettivo è evolvere costantemente il nostro sistema di previdenza e assistenza per rispondere in modo sempre più efficace alle reali necessità dei farmacisti italiani nel corso del percorso professionale.
Ci aspettiamo che il nuovo contributo risponda ad una esigenza concreta della professione, migliorando il rapporto tra l’Ente e i suoi iscritti.
L’Enpaf continua a sviluppare sia la previdenza che il welfare per i farmacisti, adattandoli alle sfide attuali e concentrandosi su soluzioni pratiche, con particolare attenzione alle necessità delle professioniste, che sono la maggioranza dei nostri iscritti.

* Direttore dell’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti


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