Lavoro e professione
Fnopi: bene le mozioni approvate alla Camera su carenza organici e responsabilità professionale
24 Esclusivo per Sanità24
La FNOPI accoglie con favore le mozioni sulla responsabilità professionale e sulla carenza di organici, presentate da diverse forze parlamentari e approvate dalla Camera. In questa delicata fase è infatti importante portare all’attenzione del Governo il tema della tutela dei professionisti sanitari nella loro azione quotidiana, in attesa dell’approvazione dei decreti attuativi previsti dalla legge 24/2017.
La Federazione Nazionale degli Ordini della Professioni Infermieristiche, nel perseguimento di un costante monitoraggio e miglioramento della sicurezza delle cure, ritiene necessario focalizzare alcuni punti sostanziali, emersi anche durante la recente audizione alla XII Commissione della Camera:
1) il coinvolgimento diretto e costante del Cittadino–Persona Assistita al suo percorso di cura, anche in ottica di co-costruzione dello stesso e come elemento ulteriore di garanzia della sicurezza delle cure erogate;
2) la definizione in ottica di processo della tematica inerente al consenso/dissenso informato, dove lo stesso venga giuridicamente raccolto dal Professionista titolare del processo specifico, gestore e responsabile diretto dell’azione sanitaria;
3) sviluppo tempestivo ed efficace dei bundle, come strumento driver di evidenza e scriminante ai sensi dell’art. 590-sexsies;
4) miglioramento della cultura della gestione del rischio in ambito sanitario, con l’implementazione di corsi di formazione obbligatori e mirati, ai fini dell’assolvimento del debito formativo ECM;
5) implementazione diffusa e capillare di strumenti informatici, in totale sostituzione della documentazione cartacea, come elemento di garanzia e sicurezza delle informazioni trasmesse;
6) incentivare l’adozione di modelli organizzativi infermieristici che promuovono la sicurezza delle cure come il See and Treat–Fast track e la pianificazione assistenziale, come il Primary Nursing.
La FNOPI conferma la propria disponibilità alle istituzioni per fornire i contributi necessari alla “messa a terra” dei contenuti enunciati dalle mozioni approvate.
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