Lavoro e professione

Previdenza/ Futuri incentivi pensionistici dell'Enpam

di Claudio Testuzza

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24 Esclusivo per Sanità24

In un momento di particolare attacco alle pensioni dei medici dipendenti dal servizio sanitario, l’Enpam, l’Ente di previdenza dei medici, è intervenuto con delle agevolazioni previdenziali per i medici in convenzione con il Ssn. La Fondazione in passato era stata particolarmente generosa con i pensionati 70enni, ai quali venivano applicate maggiorazioni di oltre il 43%, sull’intero importo della pensione. Con la riforma Fornero, e i conseguenti interventi più restrittivi che hanno interessato anche gli istituti previdenziali privatizzati fra cui lo stesso Enpam, ancorché in forma più lieve grazie alle resistenze argomentate della sua dirigenza, le maggiorazioni sono state prima limitate al 100% poi al 20% sui soli rendimenti dei mesi lavorati dopo i 68 anni. Con la particolare carenza di medici, soprattutto nel territorio, l’Enpam ha proposto di reintrodurre degli incentivi più consistenti per consentire il loro trattenimento in servizio favorendo un trattamento pensionistico incrementato. In effetti, la riduzione della maggiorazione dal 100% al 20%, unitamente al progressivo aumento dell’età per il pensionamento ordinario di vecchiaia, portata progressivamente da 65 fino a 68 anni, ha attualmente notevolmente ridotto l’effetto incentivante dell’istituto.
Il bilancio preventivo dell’ Enpam per il 2024 ha suggerito che, nell’attuale contesto demografico, caratterizzato dalla notevole numerosità delle classi pensionande e dalla contemporanea carenza di medici in entrata, fosse emersa l’opportunità di prevedere un maggiore e diverso incentivo al procrastinamento del collocamento in pensione. Le ipotesi proposte dai Comitati consultivi delle gestioni sono state oggetto di specifiche elaborazioni attuariali volte a verificare l’impatto delle modifiche sul bilancio tecnico della Fondazione, cioè sull’equilibrio di medio e lungo periodo delle gestioni.
Tenuto conto delle diverse opzioni proposte, il Cda Enpam ha deliberato una modifica al vigente criterio di maggiorazione delle aliquote di rendimento, introducendo un incremento di tali aliquote di due punti percentuali per ogni anno di permanenza in attività oltre l’età ordinaria di pensionamento, attualmente fissata a 68 anni. Molti dei professionisti in convenzione con il servizio sanitario nazionale (medici e pediatri di famiglia, specialisti ambulatoriali, addetti alla continuità ed emergenza) al raggiungimento di questa età decidono, infatti, di abbandonare l’attività e godersi la meritata pensione. Ma è anche vero che, volendo, essi possono proseguire il rapporto sino a 70 anni e anche fino al 2026, in alcuni casi, fino al 72° anno di età. Infatti con la particolare disposizione legislativa (art. 4, comma 9-octiesdecies del Decreto-Legge n. 198/2022 – cosiddetto decreto Milleproroghe, convertito nella legge 24 febbraio 2023, n. 14) è stato innalzato sino a 72 anni il limite di età per la permanenza in servizio per personale in convenzione con il Servizio sanitario nazionale. In particolare per il Fondo della medicina convenzionata e accreditata.
Il provvedimento incentivante dell’ istituto è stato esteso fino al 75° anno di età anche alla gestione "Quota B" del Fondo di previdenza generale, dove non è richiesta la cessazione dell’attività per accedere al pensionamento. In questo caso la maggiorazione dei due punti percentuali sarà rapportata alle diverse aliquote di rendimento previste per i pensionati in base alle rispettive aliquote contributive .
Molto importante sottolineare che le nuove maggiorazioni entreranno in vigore soltanto dopo l’approvazione ministeriale. I ministeri vigilanti, a cui sono stati sottoposti i provvedimenti per la prescritta approvazione, hanno vagliato il provvedimento della Fondazione e hanno formulato, il 6 ottobre scorso, alcune osservazioni. L’Enpam ha già provveduto a darne riscontro e si spera di poter ottenere l’iter di ratifica in tempi brevi al fine di attivare il provvedimento per i medici in attesa di prossimo pensionamento.


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