Lavoro e professione

Previdenza/ Lo stato dell'arte sulle pensioni future

di Claudio Testuzza

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24 Esclusivo per Sanità24

Martedì 30 maggio 2023 ha avuto luogo a Palazzo Chigi l’ultimo incontro fra Governo e sindacati, riuniti al fine di discutere a proposito delle prossime riforme, compresa quella delle pensioni, che dovrebbero essere avviate a partire dal 2024. A oggi, però, l’ipotesi che già nel 2024 possa essere introdotta Quota 41 senza limiti anagrafici sembra essere ancora lontana.
Il disegno complessivo, delineato già in passato, punterebbe a razionalizzare gli strumenti di prepensionamento, inserire misure strutturali, eliminando le quote sperimentali tanto di moda in questi anni (si pensi a Quota 100 e Quota 103) e incentivare un percorso di adesione ai fondi integrativi di pensionamento, con sgravi fiscali.
L’idea è di arrivare a impostare l’impianto entro settembre, per poi far entrare in vigore una possibile riforma pensionistica a partire dal gennaio 2024. Meloni, intanto, vuole arrivare a un osservatorio per mappare tutta la spesa pensionistica e valutare anche gli effetti di determinati provvedimenti in tema di esodi aziendali e ricambio generazionale. Credo che si possa partire dal lavoro dell’osservatorio e dei tavoli tecnici - ha affermato anche il ministro del Lavoro -. Uno studio, per poi proseguire con un confronto complessivo sul sistema che possa portarci a soluzioni migliori in una materia molto complessa. Tassello importante di questo incontro di Giorgia Meloni con le parti sociali è stato soprattutto il focus sulle generazioni future. Il governo vuole infatti mappare tutta la spesa pensionistica, capirne i costi e che impatto può avere sui conti dell’Inps. Obiettivo evitare negli anni a venire una "bomba sociale": sarà utile, avrebbe detto la premier, per mappare tutta la spesa e per valutare anche gli effetti di determinati provvedimenti in tema di esodi aziendali e ricambio generazionale. L'idea dichiarata è di garantire la tenuta del sistema previdenziale ed evitare il manifestarsi di una bomba sociale nei prossimi decenni.
Per i giovani con carriere discontinue dovrebbe, anche, scattare una nuova copertura pensionistica di garanzia. Al contempo – come ha spiegato la ministra Calderone – saranno verificate, a favore delle generazioni più giovani, forme di garanzia pensionistica nel caso di carriere contributive discontinue e si disegneranno forme di potenziamento della posizione pensionistica in modo da formare in modo consapevole una futura rendita adeguata al tenore di vita con oneri calcolati secondo i principi generali del nostro ordinamento pensionistico
Verrà rilanciata dal 2024 la pensione integrativa. Nelle intenzioni dovrà essere sviluppata in sinergia con la previdenza obbligatoria. Saranno lanciate campagne di adesione ai fondi pensione e un "nuovo anno zero" per la destinazione del Tfr dei lavoratori dipendenti alle forme complementari. Tutto ciò favorito da agevolazioni e sgravi fiscali.


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