Lavoro e professione

Scotti (Fimmg): "Testimoni di un intenso lavoro di confronto, avanti per soluzioni concrete e strutturali"

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«In questi mesi abbiamo avuto modo di vivere un intenso e proficuo confronto con il ministro. Molte sono le criticità alle quali c’è da porre rimedio, su alcune delle quali il ministero ha già posto in essere misure d’emergenza. Altre andranno affrontate in modo strutturale. Ma siamo soddisfatti per l’approccio che si è voluto dare». Le parole di Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, confermano l’apprezzamento per il lavoro messo in campo dal ministro Orazio Schillaci, lavoro ben rappresentato nel corso del Question Time, in risposta ad un’interrogazione di Noi Moderati. Nel ribadire la soddisfazione per un approccio improntato al dialogo e al confronto, Scotti cita alcuni dei provvedimenti messi in campo dal dicastero della Salute per porre rimedio in emergenza alle criticità esposte dalla medicina di famiglia, e non solo. In primis, la pensione, su base volontaria, per i medici di famiglia a 72 anni.

«Provvedimento che ha più di un elemento favorevole – ricorda il leader Fimmg - ed è utile anche per i giovani professionisti sul piano previdenziale». E nell’ottica del potenziamento del sistema sanitario nazionale, attraverso la valorizzazione della medicina generale, prosegue l’azione di confronto con il ministro sulle criticità e sulle possibili soluzioni da mettere in campo. Centrali per la medicina generale: il ricalcolo e l’aumento del rapporto ottimale, la rivisitazione del percorso di formazione per i medici di medicina generale che «devono essere coinvolti anticipatamente in ambiti lavorativi e devono poter contare su un percorso di laurea specialistica ad hoc», prosegue Silvestro Scotti. Misure che devono avere l’obiettivo di rendere la professione sempre più appetibile e al contempo formare medici di medicina generale sempre più motivati e preparati alle nuove sfide della professione.

«Prima tra tutte – ricorda Scotti – quella delle cronicità». Anche per questo, sul tavolo resta l’impegno della medicina generale, e in modo particolare di Fimmg, a lavorare e a confrontarsi con il ministero della Salute per fare in modo che la medicina generale possa essere dotata di tutte le necessarie apparecchiature per la diagnostica di primo livello. «Attraverso una dialettica costante, sempre nel rispetto dei differenti ruoli – conclude il segretario generale Fimmg – siamo certi che si potranno affrontare al meglio molte delle criticità che oggi rendono il sistema fragile. Potenziare e valorizzare la medicina generale significa offrire un sistema di cure equo e capillare a tutti i cittadini. Significa dare corpo e sostanza all’articolo 32 della Costituzione».


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