Lavoro e professione
Veterinari/ Aldo Grasselli confermato alla guida del Sivemp: reintegrare al più presto gli organici
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Aldo Grasselli è stato confermato segretario nazionale del Sindacato italiano veterinari medicina pubblica (Sivemp). È l’esito delle elezioni per il rinnovo degli organismi statutari tenute a Roma in occasione del 51esimo congresso Sivemp. Grasselli guiderà l’organizzazione dei veterinari fino al 2026 insieme a Angela Vacca, eletta presidente nazionale, prima donna a ricoprire questa carica nei 60 anni di attività del sindacato.
Gli altri componenti della segreteria nazionale sono: Antonio Angellotti, Giovanni Bruno, Zaccaria Di Taranto, Mauro Gnaccarini, Marcello Grasso, Giorgio Micagni, Antonio Sorice, Giuseppe Torzi, Pierluigi Ugolini.
A chiusura del congresso, Grasselli ha ribadito l’importanza di adeguare gli organici dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione, oltre a raccogliere e rinforzare l’ipotesi aggiornare i percorsi di formazione universitaria tarandoli su più moderne necessità ed agganciando la parte pratica della formazione alle attività di campo. "Sta per andare in pensione il 30% dei medici veterinari dirigenti - ha detto - quando già denunciamo una carenza del 17% sulle dotazioni organiche deliberate dalle Asl. E' del tutto evidente che se gli organici dei servizi veterinari non saranno reintegrati, i Livelli essenziali di assistenza e le molteplici funzioni della sanità pubblica veterinaria saranno da considerare obiettivi velleitari non garantiti".
Un grido d'allarme raccolto dal ministro della Salute, Roberto Speranza. "Dobbiamo mettere in campo un Piano straordinario di assunzioni per i medici veterinari pubblici - ha detto intervenendo ai lavori -. E' un ruolo fondamentale e non abbiamo più tempo: avere una rete di veterinari pubblici che funziona è fare l'interesse dei cittadini per una maggiore sicurezza". Speranza ha inoltre annunciato che l'obiettivo è anche "istituire un Ufficio regionale veterinario in ogni parte del Paese come è già nella maggior parte dei paesi europei, con un responsabile per Regione". Ciò non solo a fronte delle ultime emergenze legate ad esempio alla peste suina, ma nella più ampia ottica dell'approccio One Health che, ha detto Speranza, "è l'unica possibile e l'unica vincente: la salute dell'uomo, dell'ambiente e degli animali è, cioè, una sola". "Dobbiamo mettere tutte le forze che abbiamo perchè le politiche della salute dei prossimi anni abbiano questo impianto e punto di partenza". Il ministro ha quindi fatto riferimento alla "logica sbagliata" per cui "il pubblico non serve più perchè ci pensa il privato. Quando arriva il Covid o la peste suina, infatti, o hai un sistema pubblico o non reggi, ma si questo punto c'è da fare anche una battaglia culturale".
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