Lavoro e professione
Fiaso-Fnomceo: istituito il tavolo congiunto sull’evoluzione della medicina generale
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La Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri insieme per ridefinire il ruolo della medicina generale alla luce delle nuove sfide della sanità. Fiaso e Fnomceo hanno istituito un gruppo di lavoro congiunto per confrontarsi in modo costruttivo sull’evoluzione della medicina generale e offrire un contributo concreto sul tema della prossimità delle cure e della presa in carico integrata del paziente, a partire dagli obiettivi previsti dal Patto per la salute, dal Piano della cronicità e dal Pnrr. Una straordinaria opportunità di condivisione dei punti di vista di manager e professionisti della sanità, insieme per un obiettivo comune: sostenere la trasformazione della sanità territoriale e ospedaliera attraverso un approccio condiviso volto all’innovazione e inserito in una logica di sistema.
Del gruppo fanno parte, per Fiaso Luca Baldino, Massimo Lombardo e Ciro Verdoliva, rispettivamente direttori generali della Azienda Usl di Piacenza, della Asst Spedali Civili di Brescia e della Asl Napoli 1 Centro; per Fnomceo, Guido Marinoni, componente del Comitato Centrale e Presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo, Paola David, componente del Comitato Centrale e Vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Pistoia e Mariateresa Gallea, Revisore dei Conti supplente della Fnomceo.
“Elevata aspettativa di vita, presa in carico delle cronicità, esigenza di garantire la continuità delle cure e dell’assistenza impongono una riprogettazione del modello assistenziale, anche alla luce dei nuovi bisogni di salute del cittadino. La gestione della pandemia ce lo ha confermato, ponendoci di fronte all’importanza delle cure primarie e, in particolare, della medicina generale - dichiara Giovanni Migliore, presidente di Fiaso -. Il tavolo congiunto Fiaso-Fnomceo si muove in questa direzione: la volontà di rifondare, insieme, la medicina generale, ripensando il modello di assistenza sul territorio e rafforzando la continuità della presa in carico, oltre a sostenere l’investimento in digitalizzazione e in formazione, per sviluppare competenze trasversali e realizzare modelli di cura e assistenza fondati su un approccio interprofessionale e interdisciplinare.
È oggi essenziale, in un momento nel quale le risorse del Pnrr mettono a nostra disposizione un’opportunità per far fronte a esigenze ormai improcrastinabili, che il confronto costante tra management e professionisti tracci un percorso in grado di fornire risposte a queste esigenze, valorizzando ulteriormente prossimità, fiduciarietà e umanizzazione, da sempre tratto distintivo e imprescindibile della relazione fra medico e paziente”.
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