Lavoro e professione

Riabilitazione robotica, al via la Robotic Rehabilitation European Community

di Alessandro Giustini *

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Quello della riabilitazione robotica è un ambito in continua evoluzione e richiede un aggiornamento costante. Per questo, la condivisione delle principali novità è necessaria ai fini della validazione dei nuovi strumenti nei vari ambiti della riabilitazione. Da questa premessa, nel 2017, è nata la Robotic Rehabilitation School, voluta dalla Società Europea di Medicina Fisica e riabilitazione in accordo con l’Unione Europea degli Specialisti in Fisiatria.
L’obiettivo è quello di costruire una condivisione, tramite la formazione dei giovani specialisti, definire innovativi standard e offrire ai pazienti i più alti livelli di cura scientificamente riconosciuti: protocolli, line guida e best practice saranno accessibili anche ai decisori della politica sanitaria, alle associazioni di pazienti e cittadini con l’obiettivo di ampliare l’offerta di cura riabilitativa per tutti.
La Scuola è coordinata da Santo Stefano Riabilitazione – Gruppo KOS per l’esperienza nel settore riabilitativo nei 14 centri di riabilitazione e 17 centri ambulatoriali che offrono 1.505 posti letto convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale e distribuiti in sette regioni italiane.
La Scuola ha il patrocinio delle Società italiane Simfer e Sirn, collabora fin dall’inizio con le aziende che operano nel settore attraverso la loro Associazione internazionale IISART per confrontare anche gli indirizzi della ricerca tecnologica e orientare l’innovazione seguendo le esigenze del mondo clinico.
Tutti i partecipanti, i docenti e i membri dei comitati scientifici provenienti da diversi Paesi europei hanno progressivamente composto un gruppo di colleghi interessati a continuare questa collaborazione per confrontare esperienze cliniche e risultati, dando vita alla Robotic Rehabilitation European Community. La Community raccoglie oltre 180 partecipanti e si articola in gruppi di lavoro focalizzati ciascuno sull’applicazione di una apparecchiatura per poter studiare il suo utilizzo nelle più diverse condizioni cliniche ed il suo ruolo integrato con le atre terapie riabilitative.
La Scuola e La Community in tal modo non solo diffondono a livello internazionale cultura e pratica clinica ma stimolano e favoriscono ricerca per far avanzare proprio questa cultura in ambito riabilitativo.
Gli sviluppi della ricerca ed innovazione si stanno orientando a realizzare dispositivi sempre più facilmente utilizzabili dal paziente, di ingombro ridotto, leggeri e quando utile anche indossabili perché possano veramente guidare e costruire per la persona un recupero funzionale in autonomia. Altro filone di sviluppo è quello della tecnologia a domicilio per dare alla persona con limitazioni funzionali la possibilità di una autonomia a casa, al lavoro, nella vita indipendente. In questo senso vanno le applicazioni anche di teleassistenza, di telemedicina e di tele riabilitazione.
Un obiettivo a livello europeo è quello di cercare di far comprendere all’Unione Europea che la Riabilitazione e le sue applicazioni tecnologiche debbono esser coinvolte molto più di quanto avvenuto fino ad oggi nei temi dei Progetti di Ricerca finanziati a livello europeo.

* comitato scientifico del Gruppo Santo Stefano Riabilitazione e responsabile scientifico della Robotic Rehabilitation School


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