Lavoro e professione
Nutrizione: migliorare l'assistenza per renderla razionale, efficace e appropriata
di Red. San.
24 Esclusivo per Sanità24
Formazione universitaria, inserimento della nutrizione clinica nei Pdta delle malattie croniche, introduzione delle terapie nutrizionali nei Lea almeno per alcune categorie di pazienti, a partire dai pazienti oncologici, blocco della chiusura delle U.O. di Nutrizione esistenti e creazione di nuove. Sono alcuni degli interventi identificati come importanti ed urgenti dai "Fogli di Roma sulla nutrizione clinica". Si tratta del frutto del lavoro di oltre 100 esperti che durante il 1° Forum sulla Nutrizione Clinica "Nutrendo" si sono riuniti in sei tavoli tematici: associazioni pazienti, società scientifiche, formazione, Ssn, industria e comunicazione. Il documento, in corso di finalizzazione, sarà pubblicato sui "Quaderni del Sole 24 Ore".
"La nutrizione clinica - dichiara il professor Maurizio Muscaritoli, presidente SINuC e ideatore del Forum Nutrendo - è a tutti gli effetti un'opportunità non ancora sfruttata. Dalla sua implementazione nel campo delle patologie croniche è ormai ampiamente dimostrato come possa derivare un consistente risparmio in termini di costi sanitari, sociali e vite umane. Il Forum Nutrendo promosso dalla SINuC ha gettato le basi per un risorgimento della specialità, nelle nostre intenzioni infatti i Fogli di Roma saranno il punto di partenza per migliorare l'assistenza, renderla razionale, efficace e appropriata".
Tra le proposte con maggiore convergenza, quella di rendere obbligatorio nei reparti ospedalieri e nelle residenze sanitarie assistenziali, lo screening nutrizionale per i pazienti a rischio al momento del ricovero. Per superare le difficoltà di inquadramento amministrativo degli interventi nutrizionali, la soluzione proposta è quella di integrare la logica dei DRG con quella dell'approccio per percorsi, svincolandola dalla singola prestazione.
"Mancano formazione, informazione e conoscenza anche da parte dei medici – spiega Filippo Rossi Fanelli, presidente onorario della SINuC - un paradosso se pensiamo che l'80% delle risorse del SSN sono destinate alle malattie croniche, proprio quelle correlate ad uno stato di malnutrizione".
Dal punto di vista normativo invece è emerso come manchi una legge nazionale sulla nutrizione artificiale domiciliare che permetta una equità di trattamento. Nota dolente a cui si accompagna la necessità di provvedere alla corretta e completa applicazione di leggi e linee di indirizzo esistenti (es. legge Balduzzi 189/2012; linee di indirizzo ministeriali per la ristorazione ospedaliera ed assistenziale; linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici), anche attraverso la proposta di istituire un osservatorio permanente in collaborazione con Agenas.
"Le società scientifiche ed i referenti coinvolti sul tema formazione - afferma Alessio Molfino, tesoriere SINuC - hanno chiarito la necessità urgente di attivare la formazione universitaria in Nutrizione Clinica, non solo nelle scuole di specializzazione ma anche nei corsi di laurea in medicina e delle professioni sanitarie. Inoltre è emersa in modo consistente l'opportunità di condurre studi di registro che portino evidenze e a identificare buone pratiche, come avvenuto ad esempio per il Protocollo ERAS nel paziente chirurgico"
Il Forum infine ha riunito un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione che hanno concordato sulla necessità di chiarire sempre la differenza tra alimentazione e nutrizione selezionando i contenuti da presentare ai media. Mentre per combattere concretamente il fenomeno delle fake news, la proposta è quella di creare una task force di clinici e giornalisti che si occupino con costanza di diffondere notizie vere ed attendibili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA