Lavoro e professione

Carenza di medici di famiglia? In Campania bastano per dieci anni

di Pasquale Tallarino (presidente Smi Regione Campania)

Il nodo irrisolto della futura carenza di medici in Italia esiste parzialmente perché differisce di realtà in realtà, ma soprattutto attenzione a usare la questione strumentalmente, generalizzando per creare il caso, l'emergenza, perché questo è un approccio che non aiuta a individuare le vere cause del problema e, quindi, a trovare le giuste soluzioni.

Prendiamo in esame, appunto, una grande regione come la Campania. È bene sottolineare che, sulla base degli studi prospettici effettuati dalla nostra organizzazione siamo di fronte a un'ampia disponibilità di medici di famiglia pronti e in grado di entrare in convenzione, e quindi in condizione di soddisfare ampiamente e al meglio il previsto picco dei pensionamenti dei prossimi anni (2023).

Non esistono, allo stato attuale, oltre che nel breve e medio periodo prevedibile, carenze di medici di assistenza primaria su tutto il territorio regionale. Non solo: in alcune Asl, come ad esempio la Napoli 1 Centro, addirittura non vengono più ratificate le carenze da molto tempo, e ciò per una norma che impedisce di assegnarle fino al raggiungimento dell'ottimale previsto a 1.300 pazienti per medico.

Quindi, nessun vuoto è previsto o ipotizzabile per molti anni e non vi è alcuna necessità di aumentare ulteriormente il massimale e ottimale per singolo professionista. Ci dissociamo, pertanto, da coloro che impropriamente prospettano un’analisi allarmistica dei dati al fine di poter conseguire altri scopi e così aumentare e sostenere la propria voce sindacale.

In merito al concorso di ammissione al corso di formazione specifica in Medicina Generale è bene chiarire che il numero delle borse di studio per la Regione Campania rispetta ampiamente la necessità di garantire l'enorme pletora degli aventi diritto presenti da decenni in graduatoria regionale, divisi tra coloro - tantissimi - che sono già in possesso del diploma di formazione specifica, i tanti equipollenti ed equivalenti, tutti medici presenti da decenni in graduatoria e in attesa di poter aspirare alle carenze di medici di medcina generale.

Nella nostra regione il problema del turnover ora non esiste e possiamo prevedere che anche per i prossimi anni la situazione continuerà ad essere questa, stante una platea di aventi diritto in grado di aspirare al titolo di mmg e in grado di soddisfare, secondo le nostre proiezioni, le necessità per oltre un decennio.


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