Lavoro e professione
Certificati malattia, formazione in Medicina generale e sperimentazione animale: le proposte Fnomceo
di Fnomceo
Autocertificare la malattia per i primi tre giorni di assenza dal lavoro, senza quindi rivolgersi al medico in caso di lievi indisposizioni: è una proposta che la Fnomceo porta avanti da tempo, anche per colmare alcuni vuoti o incongruenze dell'attuale normativa. Tale proposta è stata al centro di un Ordine del giorno presentato il 16 dicembre dal Presidente Omceo di Piacenza, Augusto Pagani, e approvato all'unanimità dal Consiglio nazionale Fnomceo.
Altri due gli Ordini del giorno approvati, sempre all'unanimità, dall’ultimo Consiglio Nazionale, il 15 e 16 dicembre. Il primo, sulla Formazione in Medicina generale, è stato presentato dal Vicepresidente Fnomceo, Maurizio Scassola, ha chiesto, ancora una volta, «l'istituzione immediata di un tavolo tecnico della professione, che veda coinvolti tutti gli attori interessati alla formazione specifica del medico di medicina generale al fine di produrre soluzioni operative e risposte coerenti alle necessità di salute della popolazione». Inderogabili, secondo la Fnomceo – che ha diffuso nei giorni scorsi uno studio che prevede, per i prossimi anni, «una gravissima carenza di medici di assistenza primaria, tale da mettere a rischio la sostenibilità del Sistema, ulteriormente aggravata dalla necessaria presa in carico della cronicità e dalla carenza di specialisti in pediatria in ambito territoriale» - la previsione di una «adeguata programmazione del numero di accessi al Corso, attualmente insufficienti al fabbisogno»; «l'equiparazione tra il Corso di formazione specifica in medicina generale e i Corsi di specializzazione universitari, sia dal punto di vista economico che normativo»; «il superamento della attuale eterogeneità dei percorsi formativi nelle diverse Regioni – Province Autonome»; «un percorso di condivisione con l'Università su tutto l'iter formativo pre e post laurea».
Il presidente Omceo di Massa Carrara Carlo Manfredi, infine, ha presentato un ODG sulla sperimentazione animale delle sostanze d'abuso, richiedendo «una proroga della moratoria che permetta di proseguire la ricerca sulle sostanze d'abuso nell'attesa di una revisione del D.Lgs 26/2014», evitando così «che gruppi di ricerca avanzati e qualificati a livello mondiale siano costretti ad emigrare all'estero con grave danno per il nostro Paese».
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