Lavoro e professione
Atlante 2, Casse più lontane
di Federica Micardi
Si allontana sempre di più l'idea di un coinvolgimento delle Casse di previdenza dei professionisti nel Fondo Atlante 2. Ieri hanno preso una posizione contraria Enpam (medici e odontoiatri) e Cassa forense. Dopo le proteste e i malumori della base tra venerdì e oggi hanno cominciato a schierarsi le Casse. Prima a deliberare in merito è stata l’Epap, l’ente pluricategoriale di chimici, geologi, attuari, agronomi e forestali, che ha votato venerdì per la non adesione nonostante l'iniziale appoggio alla delibera dell'Adepp, l'associazione che rappresenta 19 Casse, votata il 25 luglio e passata a maggioranza con 16 favorevoli su 19. Il giorno prima l'Enpacl, la Cassa dei consulenti del lavoro, aveva deciso di rinviare la decisione - in attesa di ulteriori elementi - mentre Inarcassa, l'ente di previdenza di ingegneri e architetti ha deliberato di non aderire al fondo, confermando la posizione presa dal presidente Giuseppe Santoro nel corso dell'assemblea Adepp. Così come aveva fatto la Cassa di dottori commercialisti e quella dei veterinari.
La presa di distanza con maggior peso specificoè arrivata ieri dall'Enpam , la Cassa di medici e odontoiatri guidata da Alberto Oliveti, attuale presidente Adepp che ha confermato quanto anticipato al Sole 24 Ore del lunedì in un’intervista e cioè che non solo l'offerta tecnica arrivata dopo la delibera Adepp non corrisponde a quella prospettata, ma che manca anche la “manleva” da parte dei ministeri vigilanti per investimenti di questa tipologia. Anche Cassa forense ieri ha rotto gli indugi e si è sfilata dall'investimento. Il suo presidente Nunzio Luciano ha spiegato che «l’ipotesi di investimento allo stato, non soddisfa i profili di rischio-rendimento» e ha ricordato che non è stato ancora escluso il rischio che l'Europa bocci il coinvolgimento delle Casse come aiuti di Stato.
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