Lavoro e professione
Cgil Medici: ordini da rinnovare, ecco perché disertiamo la conferenza Fnomceo
La Cgil Medici non parteciperà alla terza Conferenza nazionale della professione indetta dalla Fnomceo, che inizia oggi a Rimini. «Come del resto non abbiamo partecipato agli altri appuntamenti precedenti. Questo perché crediamo che ci voglia un rinnovamento sia della Federazione sia degli Ordini provinciali, per una maggiore vicinanza ai medici, un maggiore coinvolgimento e una rivisitazione dei rapporti tra la Fnomceo con Enpam e sindacati». Massimo Cozza, segretario generale della Cgil Medici, spiega le ragioni per le quali non andrà, anche questa volta, alla convention sulla professione. «Ovviamente - precisa Cozza - la decisione di non partecipare non mette in discussione in nessun modo il percorso fatto con “vertenza salute”, anche con la Federazione. Si tratta di un impegno che deve continuare e che va salvaguardato. Ma ciò non può farci dimenticare che la Fnom va rivista e rinnovata». Il primo cambiamento necessario è quello di garantire una «maggiore vicinanza ai medici, a partire da un coinvolgimento maggiore nel momento elettorale: oggi, anche in una grande città, è possibile votare in una sola sede, quella dell'Ordine. Mentre sarebbe utile avere la possibilità di votare negli ospedali, nei servizi territoriali in modo da favorire la partecipazione», dice Cozza. Necessario, inoltre, «garantire una rappresentanza delle minoranze che oggi non c'è».
Affrontare i rapporti della Fnom con l’Enpam e con i sindacati
«Un significativo esempio della necessità di cambiamento - spiega Cozza - è stato l'episodio della conferenza stampa di presentazione della conferenza di Rimini, indetta dalla Fnomceo nella stessa mattinata in cui era già da tempo programmata una manifestazione di sindacati», conclude il sindacalista sottolineando che, in generale, «ci dovrebbe essere un rapporto paritario con tutte le organizzazioni sindacali».
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