Lavoro e professione

Il ruolo centrale dei fisici medici nell’era dell’appropriatezza

di Luisa Begnozzi (presidente Associazione Italiana di Fisica Medica)

Il tempo dell'appropriatezza continua un difficile periodo con la “spending review” e il blocco del “turn over” che ha messo a dura prova la professione del fisico medico. Prova ne è la forte disomogeneità nella presenza dei fisici medici nelle regioni italiane: dalle stime dell'Associazione Italiana di Fisica Medica (Aifm), vi sono 20 fisici medici per milione di abitanti in Friuli Venezia Giulia contro 2 in Campania. Nella consapevolezza delle difficoltà legate alla crisi economica del Paese i dirigenti fisici del ruolo sanitario perseguono il delicato obiettivo della propria professione, per la sicurezza e protezione del paziente e per la garanzia della qualità delle prestazioni erogate facendo uso di radiazioni ionizzanti o agenti fisici di rischio, in diagnosi e terapia, e tra queste alcune, di radiodiagnostica e di medicina nucleare, cui sono associate indicazioni di appropriatezza prescrittiva.

Gli interventi della politica regionale e nazionale in sanità, sono stati di tipo emergenziale e non sistemico, rivolti alla riduzione della spesa, con misure inserite in leggi di economia e finanza che incidono profondamente sulla vita delle professioni. Inoltre si sono chiuse più legislature senza che la politica sia riuscita a varare un riordino delle professioni.
I servizi di fisica sanitaria operano da oltre cinquanta anni. Grazie alle competenze, abilità e metodo scientifico acquisiti nel percorso formativo accademico di base, i fisici garantiscono l'integrazione tra principi fisici, sviluppo e innovazione tecnologica e ottimizzazione. Le competenze specifiche acquisite nel percorso formativo post laurea assicurano una metodologia di lavoro basata sul rispetto delle diverse professionalità, che consente un elevato livello di efficacia ed efficienza nell'erogazione delle prestazioni e nell'impiego sicuro delle tecnologie. Il contributo del servizio di fisica all'interno di una azienda sanitaria che sia il più globale e completo anche a livello della “governance” è sicuramente portatore anche di risparmio.

La figura del fisico specialista in fisica medica è ritenuta importante e necessaria per la salute a livello europeo e internazionale, si vedano recenti raccomandazioni dell'Efomp (European Federation of Organisations in Medical Physics) e dell'Iaea (International Atomic Energy Agency). Essa ha consolidato ben definite e codificate responsabilità e attribuzioni nel campo dell'uso medico delle radiazioni ionizzanti grazie alla Direttiva Euratom 59 del 2013, che deve essere recepita entro i primi del 2018 dagli stati membri della comunità, Italia compresa.

Il decreto di riordino delle Scuole di Specializzazione n. 68 del 4 febbraio 2015 prevede la nostra scuola tra quelle di area sanitaria, per il conseguimento del titolo di specialista in fisica medica (fisico medico), tuttavia ancora le scuole sono bloccate da parte del Miur. I nostri specializzandi hanno diritto a un contratto di formazione o a una borsa di studio così come gli specializzandi medici. Il tirocinio pratico in ospedale è impegnativo e per un'adeguata preparazione non è consentito avere altra occupazione di sostentamento. Di recente la Commissione Sanità del Senato ha approvato un ordine del giorno, presentato dal senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri, per chiedere al Governo di riconoscere il diritto alle borse di studio, oltre che ai medici, anche agli altri laureati che frequentano le scuole di specializzazione di area sanitaria.

Il recente decreto 70 dell'aprile 2015, che definisce gli standard ospedalieri per la realizzazione del patto della salute, prevede le strutture di fisica sanitaria insieme alle altre strutture sanitarie necessarie all'assistenza e per le quali sono definiti i bacini di utenza minimi e massimi.

Con l'avanzamento delle tecnologie nuovi scenari si aprono alle competenze del fisico medico: la personalizzazione delle cure, le più avanzate modalità di “imaging”, la registrazione del dato dosimetrico al paziente e il FSE, la valutazione della tecnologia e l'Hta, il risk management e l'approccio proattivo alla stima del rischio, la gestione e lo sfruttamento dei Big Data, di questi temi e non solo si parlerà nei prossimi giorni durante il 9° Congresso Nazionale Aifm a Perugia.

Il fisico medico è importante per la salute in ambito internazionale, è ben definito nelle attribuzioni e responsabilità dalla normativa europea, i servizi di fisica sanitaria sono dettati dalla recente normativa nazionale, la scuola di specializzazione in fisica medica è stata riordinata, non è pertanto più accettabile e comprensibile lo stallo che non consente la pubblicazione dei bandi delle scuole di specializzazione per i laureati non medici, tra cui i fisici, ed è tempo di sanare l'ingiustizia sociale, per anni denunciata, erogando le borse per gli specializzandi che sono il futuro della nostra professione da svolgere con dignità e orgoglio.


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