Lavoro e professione
Appropriatezza/ Sindacati medici sul piede di guerra: «Senza convocazione diretta nessuno andrà da Lorenzin»
di Barbara Gobbi
La frattura tra sindacati e ministra della Salute sembra destinata non già a ricomporsi, ma piuttosto ad aggravarsi. Soprattutto dopo le ultime dichiarazioni di Lorenzin di “disinteresse” sullo sciopero e dopo la “gaffe” della mancata convocazione delle singole sigle, da parte di Lungotevere Ripa, all’incontro fissato per domani alle 12 al ministero. Tema sul piatto: il Dm appropriatezza che risulterebbe foriero di caos organizzativi e applicativi, oltre che di problemi di sicurezza dovuti alle proteste dei cittadini, negli studi dove i medici possono rifiutare una prescrizione per paura di incorrere nelle sanzioni.
Domani al ministero è stata ufficialmente convocata, insieme alle Regioni, soltanto la Fnomceo di Roberta Chersevani, che è presidente della Federazione degli Ordini. Spiegazione ufficiale del dicastero: «L’esigenza di evitare mega adunate che rischierebbero di rivelarsi inconcludenti», affermano fonti del ministero, «perché lo spirito è quello di arrivare a decisioni immediate e rapide per superare i problemi».
Ce n’è abbastanza per inasprire gli animi: più compatti che mai, i camici bianchi dell’Intersindacale hanno serrato le fila rinnovando l’impegno sulla manifestazione in programma il 20 febbraio a Napoli e sullo sciopero del 17 e 18 marzo a Roma.
Uno spiraglio resta aperto, nel senso che se la convocazione dovesse arrivare, si valuterà il da farsi. Ma intanto i medici sono sull’aventino. Mentre il decreto appropriatezza è in vigore ufficialmente dal 20 gennaio, giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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