Lavoro e professione

Il 730 precompilato e il Paese delle proroghe inutili

di Giuseppe Renzo (Presidente Commissione Albo Odontoiatri Fnomceo)

L’Agenzia delle Entrate con un comunicato stampa ha confermato che sarà approvata la proroga fino al 9 febbraio per l'invio dei dati sanitari concernenti la dichiarazione dei redditi precompilata.
La mini proroga che, a detta di tanti tecnici lunari sembrava impossibile è quindi ormai certa anche se i 9 giorni “concessi” appaiono solo un modesto contentino per chi in queste giornate si trova coinvolto in una vicenda per certi versi “grottesca”.
I medici italiani e gli Ordini professionali che li rappresentano sono da tempo al centro di un caos organizzativo e operativo che li avvilisce impedendo loro di svolgere serenamente i propri compiti e le proprie attività.
Non si può negare che questo modesto provvedimento di proroga non serve a nulla mentre ancora una volta occorre dire forte e chiaro che tutta questa operazione è stata svolta in modo burocratico e verticistico senza alcun vero coinvolgimento della professione, chiamata ancora una volta a svolgere funzioni non di sua spettanza in sostituzione dell’amministrazione finanziaria.
Particolarmente condivisibili sono gli interventi dei Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma, Roberto Lala e di Napoli, Silvestro Scotti che hanno denunciato l'irrazionalità di quello che sta accadendo e le gravi ricadute che stanno scaricandosi sui medici, sui cittadini e certamente sugli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Occorre ripartire dall'inizio attraverso un dialogo vero in cui gli interlocutori possano comprendersi senza che alcuno abbia il monopolio delle decisioni mentre l'altro è chiamato solo ad ubbidire.


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