Lavoro e professione
Smi: urgente una legge adeguata sulla responsabilità dei medici
Il segretario generale del Sindacato dei medici italiani (Smi), Pina Onotri, ha inviato una lettera al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per chiedere un incontro sull’irrisolto problema della responsabilità professionale dei medici e della cosiddetta medicina difensiva. Per lo Smi è una delle priorità del 2016. Nella missiva Onotri ricorda come siano all’esame del Parlamento diversi disegni di legge sulla responsabilità professionale dei medici. «Tutte ipotesi – scrive - che intendono dare risposte adeguate ed efficaci a uno dei gravi problemi che colpisce e destabilizza, profondamente, il lavoro dei camici bianchi e che ha enormi ricadute sull'organizzazione e la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, nonché enormi costi economici, per la cosiddetta medicina difensiva».
Lo Smi denuncia come sia mancato, però, «un confronto serrato con le organizzazioni sindacali, nonostante anche il lavoro svolto da una recente commissione ministeriale».
Per questa ragione Onotri chiede che si convochi «urgentemente una riunione» su questi temi e coglie l’occasione per anticipare alcuni spunti di riflessione e di proposta:
1) un inquadramento specifico per la colpa sanitaria, nello specifico le condotte mediche aderenti alle linee-guida;
2) tutela dei medici convenzionati a carico delle strutture e delle Asl con responsabilità civile diretta del medico solo per dolo o colpa grave;
3) un inserimento di tetti e tabelle per la quantificazione economica del danno;
4) una prescrizione ragionevolmente breve anche per i reati sanitari;
5) l’esonero da responsabilità per i medici in caso di errore riconducibile all’organizzazione del sistema;
6) la definizione in tempi brevi delle controversie per le vie ordinarie, ad esempio prevedere una sezione specializzata per la tutela del malato (e quindi del medico), ma anche attraverso sistemi di qualità di risoluzione delle controversie extragiudiziali;
7) la necessità di obbligare le compagnie ad assicurare medici e strutture;
8) la costituzione di un fondo che garantisca efficacemente le vittime di errori medici.
«Lo spirito di queste proposte – conclude Onotri - non è solo quello di tutelare i medici, ma soprattutto i cittadini; anche allo scopo di ridurre il contenzioso, terreno di caccia di agenzie di servizi che stanno snaturando, e mercificando, il giusto diritto dei pazienti ad avere giustizia. Solo seguendo questa strada si possono ridurre i costi impropri che ricadono sulla nostra sanità pubblica per gli effetti delle inappropriatezze derivanti dalla medicina difensiva».
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