Lavoro e professione
La sicurezza alimentare è una scelta strategica
di Aldo Grasselli (presidente della Società italianadi Medicina veterinaria preventiva)
Food Safety e Food Security: scenari futuri e ineludibile evoluzione della prevenzione primaria Il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale. Il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente e ad acqua pulita è una violazione della dignità umana L’Esposizione Universale di Milano, Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita” è stata ideata per indicare nuove frontiere scientifiche e tecnologiche e addirittura nuove strategie ambientali, socioeconomiche e geopolitiche, nuovi stili di vita adatti a migliorare la storia futura dell’uomo sulla terra partendo dal “cibo”. Garantire a tutti l’accesso all’acqua e al cibo sarà la sfida cruciale dei prossimi decenni. Non è casuale che sia stata assegnata all’Italia l’edizione “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita”, sarebbe stato strano il contrario se è vero, come è vero, che siamo il Paese che ha il patrimonio gastronomico più amato nel mondo. Ma non si trattava in questa vicenda di accontentarsi di promuovere i nostri prodotti. Si trattava, piuttosto, di cogliere l’occasione per diventare protagonisti di un processo di conservazione e insieme di rinnovamento delle idee tradizionali di alimentazione e produzione sostenibile e disponibile.
L’impatto del cambiamento climatico sulle produzioni agro-zootecnico-alimentari, la necessità di produrre abbastanza riducendo l’impatto ambientale, risparmiando acqua, conservando le foreste, riducendo l’uso di fito e zoo farmaci, preservando la biodiversità, la bellezza e la stabilità ambientale, conservando le culture rurali e le tradizioni agro-zootecnico-alimentari è una sfida della modernità. A questa sfida partecipano a pieno titolo i medici veterinari del Servizio sanitario nazionale che si confronteranno a Roma il 5 novembre nel convegno organizzato dalla Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e dall’Istituto Superiore di Sanità dal titolo: “Food Safety e Food Security: scenari futuri e ineludibile evoluzione della prevenzione primaria”.
La Food Safety rappresenta la salubrità degli alimenti. È il prerequisito che autorizza l’impiego dell’acqua e di ogni prodotto vegetale o animale quale alimento. La Food Security è la disponibilità sufficiente di cibo sano e nutriente. Non è possibile soddisfare i bisogni alimentari se si producono cibi non sicuri che devono essere distrutti o che posso fare danni alla salute di chi li consuma. Quando si parla di spreco alimentare si tende a sottovalutare che gli sprechi più rilevanti possono essere generati dalle patologie animali, dalle condizioni dell’ambiente e dai metodi di produzione e lavorazione che possono contaminare o adulterare i cibi.
Le malattie dell’uomo generate dagli alimenti sono in costante aumento e i livelli di prevenzione e protezione dei consumatori devono essere costantemente adeguati ai rischi. Con il termine “One World-One Health- One Medicine” si intende rappresentare che la salute dell’uomo non è disgiunta dalla salute animale e dalla salute del pianeta. Le sfide per assicurare il diritto al cibo vedono i veterinari in prima linea nell’impedire la diffusione della patologie che possono decimare gli animali allevati e nella produzione di alimenti sani e di elevata qualità che possano avere vaste opportunità commerciali.
I veterinari di medicina pubblica ritengono che sia arrivato un momento cruciale - accentuato anche da Expo 2015 - che richiede una forte innovazione e risorse da destinare alla ricerca, al trasferimento dei suoi esiti, alla formazione e alla comunicazione sul tema della sicurezza alimentare, ponendo l’accento sull’azione coordinata delle professioni sanitarie che devono interagire - dal campo alla tavola - nel settore della prevenzione primaria, a cominciare da medici e veterinari dei dipartimenti, dei servizi e degli istituti del Servizio sanitario nazionale. Expo 2015 ha reso evidente e ineludibile che occorre quanto prima mettere in agenda un piano d’intervento preventivo strutturale per combattere gli sprechi e le perdite alimentari, per tutelare la biodiversità, per considerare il rapporto tra energia, acqua, aria e cibo in modo unitario e dinamico, finalizzato a contrastare il cambiamento climatico. È sempre più importante affrontare i problemi locali inserendoli in una scala globale e comprendere che i problemi globali possono generare effetti molto seri sul nostro territorio, problemi di carattere economico e di carattere sanitario. Una visione nazionale deve però essere recuperata in termini di equivalenza dell’intervento preventivo. I dipartimenti di prevenzione che operano sul campo devono recuperare un ruolo di primaria importanza nella tutela olistica della salute dei cittadini.
Occorre, inoltre, che la medicina preventiva superi una logica emergenziale, e agisca per piani di intervento non formali e burocratici ma di riconosciuto valore scientifico, che siano oggetto di sistematica revisione da parte dei medici e dei veterinari. I problemi legati al cibo hanno assunto una rilevanza nella vita delle popolazioni che non può essere affidata solo a un approccio emergenziale e normativo e regolamentare, occorre una gestione intelligente che sappia comprendere gli effetti moltiplicatori della catena alimentare, il fitto reticolo di interconnessioni e interdipendenze. Un approccio olistico occorre ad esempio per l’antibiotico resistenza, uno dei problemi di più ampia portata per la sanità globale, che riguarda anche la salute animale e la salubrità alimentare. La società e i decisori che governano la sanità regionale e nazionale devono capire che le politiche sanitarie per la prevenzione dei rischi e delle patologie non si possono trascurare per troppo tempo se non si vogliono subire danni gravi, ingentissimi e largamente diffusi.
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