Lavoro e professione

Gli Stati generali dei medici che vogliono cambiare il Ssn (in diretta streaming su Sanità24)

di red.san.

Ripensare il Servizio sanitario nazionale, ricollocando nella giusta cornice i criteri di appropriatezza delle prestazioni, di efficientamento, di responsabilità professionale, di relazione medico-paziente. Perché il razionamento delle risorse fine a se stesso produce danni, così come la burocratizzazione di una sanità va inaridendosi.
Su questi presupposti la Fnomceo ha convocato a Roma gli Stati generali della professione medica e infermieristica, cui parteciperanno praticamente tutte le sigle sindacali. L’obiettivo è l’elaborazione di una “piattaforma professionale” condivisa che «riaffermando i principi fondanti, porti ad una revisione del Ssn». L’appuntamento, per tutte i sindacati e i medici che vorranno aderire, è per mercoledì 21 ottobre 2015 a partire dalle ore 9,00 a Roma, presso l’Auditorium Loyola del Centro Congressi Roma Eventi - Fontana di Trevi, piazza della Pilotta 4. Sarà possibile seguire l’evento in streaming da questo sito.

«I cittadini - spiegano dalla Federazione - avvertono sempre più la difficoltà ad accedere alle cure e i medici e gli odontoiatri italiani vivono una condizione di profondo disagio nello svolgimento del proprio quotidiano esercizio professionale per la pervasiva burocratizzazione, che toglie tempo all’ascolto nel rapporto fiduciario medico-paziente, e per il razionamento delle risorse che consente sempre meno di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. L’evento proporrà la rilevazione dei numerosi disagi riferibili a cinque temi principali:
1. Il ruolo del medico nell'evoluzione della sanità per la cura delle persone.
2. La riforma del Titolo V della Costituzione e le criticità della frammentazione in 21 sistemi regionali: “Una sanità a pezzi, meno diritti, più diseguaglianze”.
3. Quale futuro per le giovani generazioni, una risorsa da tutelare: “Tra formazione e precariato”.
4. La responsabilità professionale medica e odontoiatrica.
5. L’appropriatezza clinica, patrimonio della Professione.

Il lancio dei temi sarà tenuto rispettivamente da Luigi Conte, Guido Giustetto, Domenico Montemurro, Sergio Bovenga e Luigi Presenti.
Dopo ciascun argomento ci sarà la discussione, per arrivare alla condivisione e al recepimento di ulteriori spunti di riflessione da ricomprendere in un Documento conclusivo, con il quale si aprirà il confronto con tutte le professioni sanitarie e le associazioni di cittadini e di volontariato, in previsione di una successiva grande mobilitazione generale nazionale .
«La causa del disagio dei medici, degli odontoiatri e dei cittadini - spiegano ancora dalla Fnomceo - risiede in una politica orientata alla sola gestione emergenziale del presente e attenta in via esclusiva a problemi meramente economici, tralasciando il perseguimento dell'obiettivo di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini secondo criteri ispirati a valori di equità, giustizia e sicurezza. È l’ora di prendere consapevolezza e dire “BASTA !”, recuperando l'orgoglio per un ruolo sociale che ci deriva da una storia gloriosa e secolare.
Con fantasiose parole si mascherano tagli o sottofinanziamenti alla sanità, che producono una drastica riduzione dei livelli di assistenza e dell'accesso alle cure. Non ci sono più, in certe realtà, i fondi per acquistare beni e presidi utili a rispondere ai bisogni di salute e ogni giorno c'è sempre più gente malata che non riesce a curarsi.
La giusta lotta agli sprechi in sanità va perseguita con un serio progetto condiviso con i medici e con gli odontoiatri e non contro di loro».

I medici chiedono di diventare interlocutori istituzionali ascoltati dalla politica sanitaria nazionale e regionale in quanto depositari di cultura e competenza per essere portatori di soluzioni dei problemi nell'interesse dei cittadini. I medici si propongono come parte attiva nelle scelte decisionali per l'evoluzione dell'organizzazione del lavoro e per adattare le performance professionali al miglior percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale possibile, nella diffusa consapevolezza che “Il progresso della società non è possibile senza i medici”.


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