Lavoro e professione

Ricetta digitale, il futuro è oggi. Via gli steccati regionali

di Gianni Petrosillo (amministrazione delegato Promofarma)

La novità dei prossimi mesi sul processo di dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche sarà l'estensione a livello nazionale della validità della ricetta elettronica. Il decreto è ora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni anche per verificarne la congruità nei confronti delle compensazioni che si dovranno instaurare tra i vari sistemi regionali. Con l'applicazione del decreto, finalmente il cittadino in possesso di un promemoria rilasciatogli in una regione potrà ritirare i medicinali in qualsiasi farmacia del territorio nazionale. Si dissolveranno quindi i confini tra le regioni che oggi obbligano il cittadino a prelevare i medicinali solo nella regione nella quale la ricetta è stata rilasciata.

Sarà una vera rivoluzione con vantaggi tangibili per i cittadini, specialmente per coloro che risiedono in prossimità dei confini tra diverse regioni e che sarebbero agevolati a poter prelevare i medicinali nella regione confinante, dove ad esempio si recano quotidianamente per motivi di lavoro. Vi sono poi casi particolari oggi gestiti con specifici accordi tra regioni che prevedono deroghe al prelievo dei medicinali nella regione confinante, proprio perché ciò risulta più agevole per i cittadini che risiedono in luoghi più vicini alla farmacia della regione confinante rispetto a quella della regione di residenza.

Tutto questo terminerà, quindi, ma bisognerà comunque fare i conti con il quadro di insieme, ossia, con l'effettiva quota delle prescrizioni dematerializzate. E veniamo alla situazione registratasi a giugno di quest'anno, consultando i dati forniti da Promofarma, società di Federfarma che si occupa della fornitura di servizi informatici alla farmacie.

La ricetta elettronica in cifre
Le ricette elettroniche prescritte dai medici di assistenza primaria sono state a giugno 21,23 milioni su un totale complessivo di 48 milioni di ricette. Un dato appare subito allLa novità dei prossimi mesi sul processo di dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche sarà l'estensione a livello nazionale della validità della ricetta elettronica. Il decreto è ora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni anche per verificarne la congruità nei confronti delle compensazioni che si dovranno instaurare tra i vari sistemi regionali. Con l'applicazione del decreto, finalmente il cittadino in possesso di un promemoria rilasciatogli in una regione potrà ritirare i medicinali in qualsiasi farmacia del territorio nazionale. Si dissolveranno quindi i confini tra le regioni che oggi obbligano il cittadino a prelevare i medicinali solo nella regione nella quale la ricetta è stata rilasciata'occhio: la percentuale di dematerializzazione non arriva al 50%; la media calcolata con le aree in cui la dematerializzazione non è ancora partita, la Calabria e la Provincia Autonoma di Bolzano, si attesta infatti al 44%.

Siamo quindi ben lontani dall'obiettivo del 90% della dematerializzazione, fissato dall'Agenda Digitale per il 2015 e rinviato al 2016 con il decreto-legge milleproroghe 2015. La variabilità del dato tra regione e regione è anch'essa una caratteristica degna di nota. Il Veneto si conferma ormai al primo posto con l'87,9% della dematerializzazione, superando seppur di poco la Sicilia (86%), che è partita esattamente un anno prima. Con qualche eccezione, le Regioni partite per prime si sono ormai attestate ai primi posti: oltre il Veneto e la Sicilia, la provincia autonoma di Trento (86%), la Campania (85,5%), la Valle d'Aosta (81,6%), il Piemonte (77,2%), la Basilicata (72%), l'Emilia Romagna (67,9%), il Friuli Venezia Giulia (57%), l'Abruzzo (49,5%).

Al di là della classifica, è importante anche capire le dinamiche all'interno delle diverse regioni. Da gennaio a giugno è tutto un crescendo, ma ci sono state regioni che hanno fatto grandi balzi in avanti, come la Campania, dal 49 all'85%, l'Abruzzo, dal 19 al 49,5%, l'Umbria, dall'1,4 al 30%, la Toscana, dal 10 al 40%. Altre regioni sono cresciute di una ventina di punti percentuali come la Valle d'Aosta, le Marche, la Lombardia. E' la prova della difficoltà che generalmente si riscontrano nell'avvio del programma operativo, ma poi, se tutto funziona (le connessioni, gli adeguamenti tecnici) e se c'è la disponibilità dei prescrittori, che alla fine sono coloro che decidono se e quanto aprire il “rubinetto”, ci si avvicina velocemente al target.

Un'osservazione al proposito va fatta sull'esistenza del promemoria cartaceo, spesso vituperato ma, paradossalmente, chiave essenziale del successo. Questo, contenendo tutti i dati necessari all'erogazione, permette alla farmacia di aprire una ricetta elettronica nel sistema, ma sta anche brillantemente risolvendo tutti i casi in cui la modalità di erogazione elettronica risulti impossibile, si pensi solo alla temporanea mancanza di connessione, ma la casistica è più ampia. In tutti questi casi infatti la farmacia può effettuare la prestazione off-line, sulla base dei dati presenti sul promemoria, assicurando così la primaria necessità del cittadino di ricevere il farmaco e, al contempo, non indebolendo l'intero progetto.


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