Lavoro e professione
Acn, Lala (Sumai): «Un rinnovo che guarda alle nuove generazioni»
di Roberto Lala (segretario nazionale Sumai-Assoprof)
Un rinnovo che favorisce le nuove generazioni di specialisti ambulatoriali. Se dovessi sintetizzare l'esito dell'accordo normativo che abbiamo firmato con la Sisac, questa è l'espressione che meglio identifica la natura e la portata del nuovo Acn. In questo senso desidero riconoscere il ruolo decisivo che ha avuto la Sisac che ha gestito la trattativa, e del ministero della Salute e delle Regioni che hanno condiviso, nonostante le enormi difficoltà di quest’ultimo periodo, il percorso di riorganizzazione delle cure primarie con l’obiettivo di potenziare il sistema per offrire ai cittadini una sanità territoriale che sia in grado di soddisfare i loro nuovi bisogni di salute.
In quest’ottica, il nuovo Acn, rispecchia quanto previsto dalla riforma prevista dal Dlgs 189/2012 (legge Balduzzi), organizzando in maniera innovativa l'assistenza territoriale fornita dai medici specialisti, odontoiatri, veterinari e dai professionisti operanti in questo settore.
In particolare, è stata fatta un’integrale revisione e rivisitazione di tutto l'articolato per avere una più chiara e ordinata articolazione dei vari argomenti. Sono state definite, infatti, le nuove forme organizzative Aft e Uccp e l'incardinamento della specialistica ambulatoriale delle veterinaria e delle altre professionalità all'interno delle nuovo sistema di cure primarie, prevedendo una maggior responsabilizzazione della categoria anche mediante l'individuazione di un referente di Aft e di Uccp e fornendo al direttore generale chiari e trasparenti e democratici strumenti di individuazione, in quanto saranno proprio gli specialisti, per le Aft a individuare i candidati che possedere una adeguata formazione e preparazione professionale e gestionale.
Ma soprattutto con il nuovo Acn vi è una più chiara disciplina e trasparenza nel conferimento degli incarichi che privilegia l'attività in un’unica azienda sanitaria, con il fine di meglio integrare gli specialisti all'interno di questa e favorendo, come già detto, l'inserimento delle nuove leve di specialisti presenti nelle graduatorie. Infatti, una volta ottenuto l'incarico a tempo indeterminato questo diventa effettivo dopo 6 mesi di prova. Questa è una novità fondamentale e garantisce così la stabilità delle generazioni future.
Nella logica di una maggiore integrazione degli specialisti ambulatoriali, veterinari e professionisti all'interno dell'azienda sanitaria pubblica, si è poi inserita anche una nuova procedura disciplinare basata su un codice di comportamento condiviso e un sistema più affidabile di monitoraggio delle prerogative, tutele e rappresentanza sindacali.
Ma come dicevo all'inizio, purtroppo, il rinnovo dell'Acn ha riguardato solo la parte normativa in quanto per legge la componente economica non poteva assolutamente essere trattata. Per questa ragione non ci è stato possibile affrontare alcuni temi che ci stanno a cuore e che saranno però dei punti irrinunciabili del prossimo rinnovo. Mi riferisco in prima istanza alla tutela della genitorialità oggi carente nel nostro Acn, e poi al miglioramento economico di medici, psicologi, biologi e veterinari che da 6 anni hanno lo stipendio bloccato. Altro tema specifico riguarda poi i veterinari per cui ci batteremo per incardinarli ancora di più nella convenzione, aspetto che non è stato possibile affrontare in questo rinnovo a causa del vincolo delle isorisorse.
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