In parlamento

Fnomceo: la proposta di legge sull’assistenza sanitaria ai senza dimora è un provvedimento di civiltà

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Un fondo, con una dotazione di un milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, da istituirsi nello stato di previsione del ministero della Salute. Obiettivo: il finanziamento di un programma sperimentale per assicurare, a partire dalle Città metropolitane, il diritto all’assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora. Che potranno così iscriversi nelle liste degli assistiti delle Asl, scegliersi un medico di medicina generale, avere accesso alle prestazioni assicurate dai Lea: tutti diritti che erano loro sinora negati, in quanto collegati alla residenza anagrafica.
Ad istituirlo, un emendamento approvato il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera alla proposta di Legge C.433 Furfaro, “Disposizioni in materia di assistenza sanitaria per le persone senza dimora”. Il testo emendato è stato licenziato ieri dalla Commissione e approderà in Aula il 10 giugno.
Soddisfazione da parte della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che sin dall’inizio sostiene questo progetto.
“Si tratta di un provvedimento di civiltà – afferma il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – in quanto assicura uguaglianza ed equità nell’accesso alle cure anche a queste persone che, non avendo una casa, e quindi una residenza, non avevano sinora diritto all’assistenza. Il nodo era nelle risorse, che sono state finalmente trovate grazie a un grande e lodevole lavoro di squadra, che ha coinvolto il Governo e il Parlamento. Un grazie dunque al relatore, l’onorevole Marco Furfaro, al presidente Ugo Cappellacci e a tutta la Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, ai Ministeri dell’Economia e della Salute, in particolare al Sottosegretario Marcello Gemmato che si è speso con tenacia e determinazione riuscendo a portare a casa questo importante risultato”.
“Ci attendiamo ora – conclude Anelli – un iter rapido sostenuto da tutte le forze parlamentari, che porti all’approvazione di un provvedimento atteso, che assicuri progressivamente il diritto all’assistenza sanitaria a tutte le persone senza dimora, prive della residenza anagrafica nel territorio nazionale o all’estero, che soggiornano regolarmente nel territorio italiano”.


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