In parlamento

Legge Bilancio/ Formazione, Patto salute, superticket e patent box. Cosa c'è tra le pieghe degli emendamenti per la Sanità

di Barbara Gobbi e Rosanna Magnano

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24 Esclusivo per Sanità24

Più fondi, fino al raddoppio, per i contratti di specializzazione dei medici. Accesso all'aumento del Fsn svincolato dalla sottoscrizione del nuovo Patto per la salute, con cinque mesi di tempo in più per raggiungere l'intesa Stato-Regioni. Abolizione del superticket. Patent box mirato sulla ricerca farmaceutica. Rifinanziamento triennale dei fondi per i farmaci innovativi , più rilancio della tassa di scopo sul fumo per gli oncologici ed estensione dell'accesso ai fondi per le Regioni e le Province autonome. Più soldi per l'edilizia sanitaria e un milione di euro l'anno per la bonifica dei locali pubblici aperti al pubblico. Prescrizioni di medicinali innovativi per il diabete affidata anche ai mmg. Ampliamento degli screening neonatali alle malattie muscolari genetiche, alle immunodeficienze congenite e alle malattie da accumulo lisosomiale. Sono questi i principali emendamenti sanitari che emergono da una prima scrematura del pacchetto di modifiche proposto in V Commissione alla Camera, in sede di analisi della legge di Bilancio (AC. 1334 Governo ).

A proporre l'agevolazione fiscale prevista dal patent box per il settore Pharma è Benedetta Fiorini di Forza Italia, mentre le proposte di incremento del Fondo sanitario nazionale arrivano sia dal Pd (Elena Carnevali) che da Andrea Mandelli di Forza Italia.

È invece l'ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin (Misto-Cp) a chiedere che decada la condizione dell'intesa sul Patto ai fini dell'accesso delle Regioni alle risorse in più e lo slittamento a giugno 2019 del nuovo Patto, subordinato all'adozione delle "incompiute" nella vecchia Intesa 2014-16. La stessa Lorenzin rilancia la tassa di scopo per gli oncologici, vecchio cavallo di battaglia che nella scorsa manovra non era andato a buon fine.

Propone la conferma dei fondi per i farmaci innovativi l'ex sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo (Pd), che chiede di destinare 500 milioni anche per il 2019-20-21. Mentre dall'accisa sui tabacchi, Forza Italia propone di ricavare fondi per gli Irccs della rete oncologica impegnati sulle Car-T e della rete cardiovascolare impegnati in prevenzione primaria.

Michela Rostan (Leu) si fa portavoce delle richieste di abolizione del superticket, con tanto di esenzione per gli inoccupati. E dalla stessa deputata arrivano le proposte di una sorta di "parafarmacia dei servizi": attività di analisi e screening, servizi di Cup e vendita di tutti i prodotti per l'assistenza sanitaria integrativa e protesica inseriti nei Lea. Un pacchetto che inaugura le misure più originali tra quelle proposte negli emendamenti. Per i farmaci veterinari, Rossella Muroni (Leu) propone (modifica dell'articolo 14-canone Rai) l'aliquota Iva ridotta, anche per prestazioni veterinarie, cibo e prodotti da banco. E per medicinali e integratori veterinari - con una proposta di modifica all'articolo 2 (sterilizzazione delle clausole di salvaguardia relative all'Iva e alle accise) - Michela Brambilla (Forza Italia) chiede l'armonizzazione dell'Iva. Giuditta Pini (Pd) si fa portavoce dell'inclusione nei Lea in via sperimentale per 2019 e 2020 dei dispositivi anticoncezionali, medici e ormonali e dei contraccettivi meccanici o di barriera, «a determinate condizioni». In pista anche un Piano per la disinfestazione preventiva contro la West Nile (15 milioni tra 2020 e 2021).

Importante, visto il ripetersi degli episodi di violenza contro gli operatori sanitari, la proposta congiunta Leu di un credito d'imposta per studi medici e ambulatori sanitari privati su impianti di videosorveglianza e sicurezza (fino a 20 milioni in un triennio), cui si affianca la richiesta di un fondo di 100 milioni per finanziare impianti di videosorveglianza e misure di sicurezza per presidi medici di pronto soccorso e continuità assistenziale.


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