In parlamento
M5S: con test di medicina Giannini avalla demolizione Ssn
«Una metafora più infelice di quella dell'imbuto il ministro Giannini non avrebbe potuto trovarla. Dunque per il titolare del Miur è normale che l'ingresso alle facoltà di medicina avvenga con un sistema che nega in partenza alla maggioranza dei candidati la possibilità di accedere alla professione medica, secondo una logica che risponde al fabbisogno degli atenei e non d personale medico. Quest'ultimo, a sua volta, da anni è sottoposto al blocco del turnover. Il giochino e chiaro: questo è un pezzo dell'operazione, di cui è principale protagonista il ministro Lorenzin, per restringere il perimetro del Sistema sanitario mazionale». Così i deputati M5S in commissione Cultura e Affari Sociali hanno commentato i test di questi giorni.
«Quando poi Giannini afferma che l'imbuto della selezione per l’accesso alle facoltà di medicina avrebbe innalzato il livello qualitativo del personale - aggiunge un comunicato M5S - ci troviamo di fronte a una dichiarazione intrisa di ignoranza: l'eccellenza del nostro Paese in quel comparto è infatti pluridecennale, non frutto di politiche recenti. Altro che proteste nei confronti di questo sistema di selezione figlie di una posizione di storica contrarietà, come dichiarato dal titolare del Miur: chi protesta lo fa perché viene negato il diritto allo studio. Con l'occasione ne approfittiamo per ricordare che Giannini tempo addietro aveva espresso la volontà di riformare l'accesso alle facoltà di medicina. Che fine ha fatto questo suo proposito? La nostra proposta di legge di riforma per accesso a medicina e alla specializzazione è pronta e sul tavolo: uscire dallo stallo è obbligatorio».
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