In parlamento
Farmacie, rischio clinico, professioni: quel che resta in Parlamento (aspettando la manovra 2017)
di R.Tu.
Un tris di leggi sanitarie nei cassetti attende il Parlamento alla ripresa autunnale: farmacie, rischio clinico, professioni. Con altri temi caldi che – ma con ogni probabilità con scarso successo - potrebbero divampare come un fuoco che spacca i partiti: eutanasia, legalizzazione della cannabis, fecondazione assistita. Senza scordare però altre leggi che faticano ad avanzare, ma attesissime: i registri tumori, anzitutto. Ecco cosa ci lasciano le Camere per l’autunno. Aspettando la manovra 2017.
Brividi d’autunno. La chiusura della sessione estiva del Parlamento è stata in tutti i sensi calda anche per le “leggi sanitarie”. Sono arrivati all'incasso il decreto-payback (con polemiche e rischi di gettito annesso), gli accertamenti diagnostici prenatali, le misure anti spreco alimentare. Ma la stagione autunnale si annuncia al fulmicotone. Anzitutto perché dal 20 ottobre partirà alla Camera la manovra 2017, la madre di tutte le leggi che ancora una volta dispenserà inesorabilmente i suoi cadeaux alla sanità. A partire dalla dote finanziaria per il Fsn: prepariamoci alla battaglia.
Quel che resta, e quando
Gli interrogativi e le speranze a questo punto per la sanità in Parlamento, ruotano soprattutto al momento su tre leggi, due al Senato, una alla Camera. E tutte in ogni caso destinate a fare una nuova navetta verso l'altro ramo del Parlamento. Come dire che per arrivare al traguardo finale sulla Gazzetta dovranno aspettare e remare ancora parecchio. Con tutti i rischi del caso legati alla situazione politica in vista del referendum costituzionale (di cui, per inciso, non sappiamo ancora la data, ma quella dei nei direttori dei tg di Stato, quelli sì).
Risk, se 1.060 giorni vi sembran pochi
Cominciamo dal Senato. Tutta l'attenzione è spostata sul rischio clinico, che ormai ha un ruolino di marcia che dura da 1.060 (1.060!) giorni, giorni festivi compresi: la commissione deve concluderne l'esame e aspettare e sperare che venga presto calendarizzato per l'aula. Ma tornerà alla Camera, dove dovrà fare quanto meno attesa da ottobre, restando in coda alla manovra. E qui sperare di chiudere definitivamente l'iter.
Farmacie-catene, navigazione senza ciambelle
Ecco poi il Ddl concorrenza, col capitolo sempre teso di farmacie-società di capitali (o catene che dir si voglia). Il Ddl deve trovar spazio in aula a palazzo Madama, e probabilmente (ma il condizionale è d'obbligo) per ottobre ce le farà. Ma anche nel suo caso, dovrà fare marcia indietro verso la Camera. E qui sperare che la quadra del Senato regga. E non è sicuro, date tutte le partite tese (non solo sulle farmacie) che tocca il provvedimento. Se così fosse, altra tappa verso il Senato. Previsioni: tempi lunghi, chissà se per l'inverno (anche inoltrato) ce la farà. A memoria: deve arrivare la nuova legge sulla concorrenza, che accadrà anche alla voce farmacie e farmaci (quelli C con ricetta, ad esempio…). E una sottolineatura: il Ddl concorrenza è in Parlamento già da 503 giorni.
Ex Lorenzin, la Camera cambierà
Altra legge (da fare), altra corsa. E' l'ex “legge Lorenzin”, che ormai ha negli articoli sulle professioni e sui trial clinici i suoi capitoli più appetitosi. Approvato dopo infinito tempo grazie al pressing della presidente della commissione del Senato, Emilia Grazia D Biasi, il Ddl ha avviato poco prima della pausa il suo iter in commissione alla Camera. Ma già il relatore, il presidente Marazziti, non ha nascosto che i cambiamenti ci potranno essere. Risultato, altri giri, altre corse. Altri mesi (e mesi) da aspettare per fare la legge, che non ha ancora posto del resto nel calendario dell'aula di Montecitorio. Anche qui vale una notazione: è in giro in Parlamento da 898 giorni. Buone vacanze…
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