In parlamento
Dm appropriatezza, Gelli (Pd): «Servirà a frenare le prescrizioni inutili, ma meglio evitare le sanzioni»
«Il decreto appropriatezza servirà a porre un freno al fenomeno delle prescrizioni inutili garantendo un'offerta migliore ai pazienti eliminando, fra le altre cose, le non più accettabili e infinite liste di attesa». E’ quanto affermato da Federico Gelli, deputato e responsabile della sanità del Pd a proposito delle polemiche scoppiate nelle ultime ore intorno al provvedimento che limiterà la prescrivibilità di 208 prestazioni specialistiche a precise situazioni e condizioni del paziente. «Tutte le prescrizioni utili – continua Gelli - necessarie e urgenti verranno non solo garantite come prima, ma anche a condizioni migliori».
Sulle possibili sanzioni, secondo Gelli, si è fatta confusione. «Queste non verranno comminate al medico che prescrive un esame di troppo o di dubbia utilità - spiega - scatteranno, invece, solo in presenza di casi macroscopici di eccesso prescrittivo, che comunque potranno essere motivati e discussi in contraddittorio dal medico. Credo comunque che sarebbe stato meglio evitarle del tutto per non dare adito, come accaduto, a un clima di sospetti verso i medici fermo restando che il principio della lotta all'inappropriatezza è sacrosanto. L'intento è quello di aiutare i cittadini e non certo di far cassa sulla loro pelle o favorire il privato a discapito del servizio pubblico. Il tema dell'appropriatezza resta in ogni caso legato a quello della medicina difensiva. Proprio per questo, e per risolvere dunque a monte una problematica che costa alle casse dello Stato fino a 13 miliardi di euro l'anno, stiamo lavorando in commissione Affari Sociali a un disegno di legge che potrà dare una maggiore tranquillità agli operatori sanitari, tenendo ferma la salvaguardia dei diritti dei pazienti. Dopo un decennio di dibattito parlamentare – conclude Gelli - possiamo finalmente risolvere questa annosa questione».
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