In parlamento
M5S, «In 7 anni tagli da 17,5 mld: attentato a salute cittadini»
«Negli ultimi sette anni il nostro Sistema sanitario nazionale ha subito un assalto che si è tradotto in un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini. Il taglio da 17,5 miliardi, due e mezzo all'anno, rilevato dalla Corte dei Conti certifica come la tutela della salute sia stata sacrificata sull'altare del Patto di Stabilità e, in tutti questi anni, la politica non ci ha pensato affatto a trovare risparmi contrastando sprechi, corruzione, clientelismo».
Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali, commentando la relazione sulla Finanza Territoriale della Corte dei Conti.
«La scure calata sul nostro Ssn, usato da tutti gli ultimi governi come un bancomat, è stato frutto di una precisa scelta politica: abbattere il sistema pubblico per, al contempo, incentivare il ricorso alla sanità privata. Una conferma in tal senso viene dal documento del Gruppo tematico sanità di Confindustria, che rilancia la solita solfa di quanti vogliono mettere le mani su questo enorme business: il sistema sanitario così com'è non funziona, dunque è preferibile che l'erogazione del servizio sia selettiva e il supporto dato da chi paga di più venga compensato attraverso la sanità integrativa».
Per i pentastellati «Il punto è molto semplice: il diritto universale alla salute non viene garantito perché non c'è la volontà politica di garantirlo. Smantellano il sistema sanitario, senza toccare le inefficienze, per poi affermare che questo modello non funziona più. Chi, come Confindustria, parla di selettività dell'universalità, si lancia in operazioni linguistiche spericolate dietro alle quali si nasconde solo il dio profitto».
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