Imprese e mercato

Vaccini, farmaci e diagnostica: contro l’antimicrobico resistenza serve un approccio integrato

di Fabrizio Greco*

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24 Esclusivo per Sanità24

L’Italia, come molti altri Paesi, sta affrontando una crescente minaccia per la salute pubblica: l’antibiotico resistenza. Le infezioni resistenti ai farmaci antimicrobici provocano ogni anno oltre 35.000 decessi nelle Nazioni europee e purtroppo circa un terzo di questi decessi avviene in Italia.

Secondo una recente analisi condotta nell’ambito del progetto Global Research on Antimicrobial Resistance si stima che queste infezioni potrebbero causare 39 milioni di morti tra il 2025 e il 2050 e le proiezioni indicano un incremento costante dei decessi nei prossimi decenni, soprattutto tra le persone anziane.

Una vera emergenza globale. Particolarmente rilevante anche nel nostro Paese a causa della diffusione di batteri multi-resistenti negli ospedali e nelle comunità. Si calcola, infatti, che le infezioni ospedaliere colpiscono una percentuale compresa tra il 5% e il 7% dei pazienti ricoverati, con una mortalità complessiva del 3%.

L’Italia sta cercando di affrontare questo problema attraverso politiche e azioni specifiche.

Il governo, infatti, ha introdotto il Piano Nazionale per la Prevenzione e il Contrasto dell’Antibiotico Resistenza (PNCAR) 2022 - 2025, che mira a ridurre l’uso inappropriato di antibiotici e promuovere una corretta gestione delle infezioni con un approccio “One Health”. Inoltre, è stata promossa la formazione dei medici sull’uso appropriato degli antibiotici e l’importanza di prescriverli solo quando necessario. Le autorità sanitarie stanno poi lavorando per promuovere campagne di sensibilizzazione per educare la popolazionesull’importanza dell’utilizzo corretto degli antibiotici e sull’adozione di misure di prevenzione delle infezioni, come il lavaggio delle mani e l’igiene appropriata. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare.

Con la volontà di condividere e mettere a disposizione delle Istituzioni e dei decisori, spunti e proposte concrete contro questa emergenza di sanità pubblica globale, Assobiotec, insieme alla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), all’Associazione Microbiologi Italiani (AMCLI) e a Cittadinanzattiva, ha recentemente lavorato al documento “In-vitro diagnostics, vaccines and new antimicrobials: an integratedstrategy to challenge antimicrobial resistance”.

Il testo esplicita l’importante contributo che un approccio integrato di vaccini, nuovi antimicrobici e diagnostica può dare per contrastare l’antimicrobico resistenza, ma soprattutto lancia un appello al Governo affinché siano promosse con urgenza azioni di informazione sul valore dell’utilizzo integrato di queste tre soluzioni e perché vengano introdotte misure a sostegno di ricerca e sviluppo.

Il documento è stato, nelle scorse settimane, presentato e portato all’attenzione delle Istituzioni. Con soddisfazione alcuni degli spunti in esso contenuti sono stati discussi anche all’interno delle riunioni del G7 salute di Ancona, cornice all’interno della quale il Ministro Schillaci ha presentato la nuova strategia nazionale contro l’antimicrobico resistenza.Una strategia nazionale che riconosce e ripercorre anche i tre filoni di intervento sui quali il documento Assobiotec, SIMIT, AMCLI e Cittadinanzattiva pone l’accento: la promozione dell’uso appropriato e accessibile di strumenti diagnostici avanzati -sostenendo l’armonizzazione dei protocolli e rafforzando una gestione responsabile in ambito sanitario -; incentivi a sostegno della ricerca e sviluppo per nuovi antimicrobici e terapie innovative - attraverso investimenti sia a livello regionale che nazionale, volti a garantire un accesso più ampio e rapido alle soluzioni terapeutiche -; il supporto per campagne formative e di sensibilizzazione, rivolte tanto al personale sanitario quanto al pubblico, per aumentare laconsapevolezza e favorire un approccio più responsabile alla prevenzione.

Una comune direzione, contro un nemico globale, che siamo certi riuscirà a portare concreto vantaggio alla salute di tutti i cittadini e valore all’ecosistema sanitario nazionale.

*Presidente Federchimica Assobiotec


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