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Takis Biotech: inaugurato il nuovo laboratorio BSL-3 al Tecnopolo di Castel Romano
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Takis Biotech ha inaugurato il nuovo laboratorio BSL-3 presso il Tecnopolo di Castel Romano, una struttura di alta sicurezza biologica destinata alla ricerca su agenti patogeni altamente infettivi. Il laboratorio, progettato da Labozeta SpA, permetterà lo svolgimento di ricerche avanzate in ambito biomedico e oncologico, consolidando il Tecnopolo come centro di riferimento internazionale.
I laboratori BSL-3 sono essenziali per la manipolazione di agenti patogeni ad elevato potere infettivo, alcuni dei quali potenzialmente letali per l’uomo. La struttura è stata concepita per garantire la massima sicurezza per il personale e per consentire lo svolgimento di ricerche avanzate in un ambiente controllato e protetto.
“Takis – ha detto Giancarlo De Matthaeis, presidente di Labozeta SpA – non è solo un centro di ricerca, ma un vero e proprio ecosistema in cui la scienza e l’innovazione si fondono con la visione e l’impegno delle persone che ne fanno parte.
L’accento non viene posto esclusivamente sulle conquiste tecnologiche, ma sul valore umano e sulla sinergia di idee che rendono l’azienda unica. Ripercorrendo esempi storici di imprenditoria e leadership, il discorso esprime il desiderio di costruire un futuro basato sulla cooperazione e sull’integrazione, dove ogni contributo diventa parte di un oceano più ampio di conoscenza e innovazione”.
“E’ un laboratorio con un livello di sicurezza 3, completamente isolato dal mondo esterno - ha detto l’amministratore unico della Takis Luigi Aurisicchio -. Di laboratori di livello 3 ne esistono diversi in Italia, ma soltanto questo - comprende anche uno stabulario che permette di sperimentare direttamente le molecole in fase di studio in uno spazio molto contenuto”.
Il laboratorio si chiama Biomodulo ed è indicato con la sigla Bsl3, che sta per ’Biosafety Level 3’ e si inserisce nel centro di biotecnologie che la Takis sta realizzando a Castel Romano. “E’ super-tecnologico, con uno spazio dedicato alle ricerche in vitro su colture di cellule, uno per lo stabulario, e poi una parte tecnica e gli spogliatoi per il personale altamente qualificato”, ha detto ancora Aurisicchio. Entrerà subito in funzione, con ricerche su nuove terapie contro la tubercolosi, vaccini a Dna anti-Covid di nuova generazione e, in futuro, ricerche su un vaccino contro la malaria.
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