Imprese e mercato
AstraZeneca: vaccino Covid ritirato da mercato Ue per calo della domanda
di Radiocor Plus
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Astrazeneca ha annunciato il ritiro dal mercato del suo vaccino contro il Covid-19 Vaxzevria, tra i primi ad arrivare sul mercato durante la pandemia, spiegando la decisione con un calo della domanda. La Società denuncia in un comunicato stampa una “eccedenza di vaccini aggiornati” a fronte delle diverse varianti del virus, e un “calo della domanda di Vaxzevria, che non viene più prodotto nè distribuito”. “AstraZeneca ha quindi preso la decisione di avviare il ritiro dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Vaxzevria in Europa”, si legge nel comunicato stampa emesso l’8 maggio. L’Agenzia europea per i medicinali, l’Ema, aveva annunciato ieri sul suo sito web che l’autorizzazione alla vendita di Vaxzevria è stata ritirata “su richiesta del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio”, vale a dire il laboratorio farmaceutico. Il gruppo “lavorerà inoltre con altri regolatori in tutto il mondo per avviare il ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio per Vaxzevria laddove non è prevista una futura domanda per il vaccino”. Nel suo comunicato Astrazeneca ha dichiarato di voler “chiudere questo capitolo”. “Siamo incredibilmente orgogliosi del ruolo che Vaxzevria ha svolto nel porre fine alla pandemia” aggiunge il comunicato stampa, in cui si afferma che “secondo stime indipendenti, più di 6,5 milioni di vite sono state salvate solo nel primo anno di utilizzo del siero”, e “più di tre miliardi di dosi sono state distribuite nel mondo”.
L’utile di AstraZeneca è balzato del 21% su base annua nel primo trimestre, trainato in particolare dalle vendite in oncologia, ma la Società ha segnalato per mesi un costante calo delle vendite di farmaci legati al Covid. Il vaccino anti Covid di AstraZeneca, uno dei primissimi sul mercato dopo lo scoppio della pandemia, aveva subito diverse battute d’arresto, tra cui il via libera alla commercializzazione che non è mai arrivato negli Stati Uniti. Ha anche avuto problemi di consegna in Europa, combinati con sospetti di aumento del rischio di trombosi trombocitopenica a seguito di decessi. La stessa AstraZeneca ha affermato di aver aggiornato le informazioni su Vaxzevria nell’aprile 2021, con l’approvazione dell’autorità di regolamentazione britannica Mhra, inserendo l’indicazione secondo cui il siero possa in rari casi scatenare trombosi trombocitopenica. Il Regno Unito, che aveva puntato su Vaxzevria all’inizio della sua campagna di vaccinazione anti Covid, lo aveva poi sostituito con sieri concorrenti. La Società ha sottolineato a più riprese che le autorità di regolamentazione e i vari Stati che hanno autorizzato il vaccino hanno considerato che “i benefici della vaccinazione superano di gran lunga i rischi di effetti collaterali estremamente rari”.
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