Imprese e mercato

Radiofarmaci innovativi: serve il sostegno del Pnrr alle nuove frontiere della ricerca oncologica

di Paolo Castiglia

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24 Esclusivo per Sanità24

Davvero le nuove frontiere. Come spiega una parte del titolo di convegno. Una due giorni dedicata al grande contributo che i radiofarmaci innovativi stanno portando e potranno portare sempre più in futuro in oncologia. Parliamo del convegno organizzato da Itelpharma con i massimi esperti internazionali - “Radiofarmaci innovativi in oncologia: Diagnosi e terapia di precisione” - è che si è tenuto il 26 e 27 ottobre a Ruvo di Puglia.
L’incontro era rivolto a medici nucleari, oncologi, esperti in fisica medica, radiofarmacisti e a tutte le figure professionali che operano in ambito radiofarmaceutico. Le due giornate hanno avuto come relatori alcuni tra i massimi esperti nazionali e internazionali di questo settore, che hanno scandito sessioni scientifiche nelle quali si sono alternati con interventi e relazioni, condividendo cosi la propria esperienza sul campo con i colleghi.
“Si è trattato davvero - ha spiegato il prof. Giovanni Paganelli, Direttore scientifico del Congresso e Consulente Scientifico IOR e IRST Dino Amadori- di un’importante occasione di aggiornamento rispetto all’evoluzione dei radiofarmaci in ambito diagnostico e terapeutico e di un momento di riflessione sui nuovi modelli organizzativi che dovranno essere adottati ai fini della compliance al nuovo regolamento sulla sperimentazione clinica”.
“I progressi della diagnosi e terapia di precisione - ha tenuto a evidenziare lo stesso Paganelli – e i risultati positivi che la sperimentazione sta evidenziando per il bene e la salute dei cittadini, ci portano anche a sollecitare con forza la politica e le istituzioni - visti i costi di questo importante impegno che la comunità scientifica sta portando avanti – a definire un sostegno finanziario nella parte di Pnrr che ci riguarda, e che consentirebbe di portare avanti con rapidità il percorso che vuole arrivare ad alleviare sempre più le sofferenze dei pazienti oncologici grazie a queste terapie innovative”.
“Con Itelpharma - approfondisce Paganelli - stiamo cercando di produrre un radiofarmaco cosiddetto pan carcinoma cioè che riconosca numerosi tipi di tumori solidi e tra questi c’è il tumore al pancreas, il pancreas esocrino che è un tumore ancora orfano di cure efficaci ma anche tumori del colon della mammella e dell’esofago. Io mi auguro che nei prossimi anni, anche nell’ambito del progetto PNRR in cui ci troveremo a lavoro insieme, riusciamo a sviluppare in Italia questo nuovo tipo di radiofarmaco ed offrire questa innovazione tecnologica e farmacologica alla popolazione. Alla fine, l’obiettivo che ci muove è quello di poter offrire nell’ambito del sistema sanitario nazionale dei farmaci innovativi ed evitare che ci sia una migrazione dei pazienti all’estero, in quei contesti fino ad ora riconosciuti come più evoluti almeno dal punto di vista tecnologico. La realtà di Ruvo è esempio di azienda italiana che può aggregare talenti, risorse e competenze qualificate trattenendoli sul territorio, per creare valore”.
“Infatti tutti qui lavoriamo per la salute delle persone e offriamo servizi di ingegneria ad alta specializzazione per la sanità”. Sono parole di Leonardo Diaferia (nella foto), presidente del Gruppo Itelpharma, azienda pugliese di respiro mondiale che produce e distribuisce radiofarmaci e che ha organizzato il congresso.
“Il significato davvero importante di questo convegno – spiega Diaferia - risiede nell’accoppiata diagnosi e terapia, a braccetto, un filone su cui da molto tempo la nostra impresa è impegnata e coinvolta insieme a partner di livello, università, ricerca, professionisti e mondo clinico. Abbiamo voluto attrarre in Puglia le migliori menti che lavorano nel settore, con una direzione scientifica di altissimo profilo e relatori di fama internazionale che hanno portato un contributo che guarda al futuro. L’elevata affluenza, con partecipanti numerosi, in molti sono venuti da fuori, ha generato e favorito un dibattito che, nel mondo scientifico, porta sempre novità, idee e spunti. La promessa, di cui Itelpharma si fa portavoce raccogliendo le voci dei tanti ospiti presenti, è di rivedersi a distanza di un paio d’anni, dopo aver raccolto un po’ di dati e di risultati degli studi di sperimentazione che si stanno conducendo in questo momento, per riaggiornarci e per darci ancora più alti obiettivi”.


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