Imprese e mercato

Verso il voto/ Federfarma ai partiti: dare piena attuazione alla farmacia dei servizi

di Paolo Castiglia

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I numeri raccontano un sistema che è centrale per la salute nel nostro Paese: in Italia operano 19.935 farmacie, compresi 531 dispensari e farmacie succursali, istituiti per garantire il servizio in aree disagiate o caratterizzate da flussi turistici. Ogni giorno entrano nelle farmacie mediamente quattro milioni di utenti. E tra le cifre non va dimenticato il 33, numero che segna farmacisti che hanno perso la vita per il Covid, mentre compivano il loro lavoro contro la pandemia,

Le farmacie quindi formano una grande “macchina della salute”, un apparato agile e di prossimità con i cittadini anche nelle aree disagiate, nei piccoli Comuni, dove operano le farmacie rurali: con l’emergenza Covid la farmacia si è di fatto definitivamente trasformata in un centro servizi dove non si va più solo per comprare farmaci.

E dall’Assemblea di Federfarma - una partecipatissima due giorni tenuta al Teatro Sistina di Roma - è emerso con evidenza, come ha spiegato Il presidente di Federfarma Marco Cossolo, che “col passaggio alla gestione dei tamponi e dei vaccini, la farmacia si è rivelata ancora di più un presidio essenziale del servizio sanitario e con grandi potenzialità di sviluppo. La farmacia è quindi ora un avamposto di prossimità, un luogo dove si può costruire la fiducia tra cittadino e Sanità”.

L’Assemblea ha visto Federfarma proporre alle forze politiche - i cui esponenti di spicco, oltre al ministro Speranza, erano presenti in sala o hanno partecipato in video – gli obiettivi di sviluppo del settore che sono: piena attuazione alla farmacia dei Servizi, rinnovo della Convenzione, un nuovo modello di remunerazione e nuove norme per rendere competitiva la farmacia indipendente. Sono di fatto queste le principali richieste portate all’attenzione del mondo politico.

“I farmacisti italiani - ha spiegato ancora il presidente Cossolo, via via affiancato dal segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia e da Andrea Mandelli, presidente della FOFI - chiedono che sia data continuità a quanto avvenuto negli ultimi anni, e che non venga perduto il patrimonio prezioso di esperienza e professionalità del farmacista, che vogliamo che resti messo a disposizione dei cittadini, dei pazienti, e che anzi venga valorizzato per le grandi potenzialità che mostra”.

Di fatto negli anni la farmacia “ha affiancato - spiegano da Federfarma - all’attività di dispensazione dei farmaci anche nuovi servizi: i test diagnostici, prenotazione di visite specialistiche ed esami tramite CUP, effettuazione di screening per alcuni tumori, o prestazioni di telemedicina come previsto proprio dal modello della “Farmacia dei Servizi” delineato dal Decreto Legislativo 153/2009, al quale va data al più presto piena applicazione”.


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