Imprese e mercato
Farmaci: mercato ospedaliero in lieve ripresa a 10,3 mld nel 2021 (+1,2%)
di Radiocor Plus
24 Esclusivo per Sanità24
Il mercato farmaceutico ospedaliero chiude il 2021 con un valore totale di 10,3 miliardi, +1,2% rispetto al 2020. Ad analizzare lo scenario è Iqvia, il provider globale di dati in ambito sanitario e farmaceutico, tecnologie innovative e servizi di ricerca clinica. 'Per la prima volta dall'inizio della pandemia - spiega Sergio Liberatore, amministratore delegato Iqvia Italia - il canale ospedaliero registra una ripresa a valori attestandosi, comunque, su un livello totale inferiore rispetto al periodo pre-pandemia. Nel 2021 c'è stata una risalita nell'accesso alle diagnosi e alle cure che ha comportato una timida ripresa del mercato farmaceutico ospedaliero. Nel 2020, per paura del contagio, molti pazienti avevano deciso di non andare in ospedale e molti medici avevano cancellato le visite e gli interventi che non ritenevano urgenti». Uno dei principali mercati in crescita è stato l'oncologia con alcune terapie innovative, tra cui le CarT, che ha generato una crescita della spesa del 12,7% rispetto al 2020 (+256 milioni). Le terapie oncologiche, infatti, nel 2021 sono in ripresa rispetto al 2020, anno in cui sono diminuiti i pazienti per la difficoltà ad accedere alle strutture e quindi a diagnosi e terapie. Hanno inciso sulla spesa farmaceutica anche le terapie recentemente immesse sul mercato per l'atrofia muscolare spinale, la fibrosi cistica, la porfiria e l'emicrania con un +34,8% (+104 milioni) rispetto al 2020. Anche le terapie auto-immuni (tra cui psoriasi, dermatite atopica, morbo di Crohn) segnano un +25% rispetto al 2020 (+111 milioni). Grande crescita anche per i vaccini anti-influenzali (+72% a valori) rispetto allo stesso periodo 2020.
I principali mercati in calo durante il 2021 sono stati quelli dell'epatite C (-74,3%, ossia -249 milioni) a causa del graduale debellamento dell'Hcv e dell'avvicinarsi dell'obiettivo di eradicare completamente la malattia con i farmaci. Anche le terapie biologiche per malattie oncologiche e autoimmuni registrano una diminuzione a valori(-17,2%, ossia -132 milioni) a causa della scadenza di molti brevetti e del conseguente maggiore ricorso ai prodotti biosimilari, che ha permesso l'abbassamento del prezzo medio di queste terapie. La distribuzione per conto (Dpc), gestita in ogni Regione dalle singole Asl, cresce del 10,7% a 2,16 miliardi (+209 milioni rispetto al 2020). I principali mercati in crescita sono stati il diabete (+21% ossia +106 milioni sul 2020), inclusi i test per la misurazione del glucosio nel sangue. In questo comparto è da segnalare anche l'aumento nel mercato degli anticoagulanti di nuova generazione (Noa), +8%, ossia +38 milioni rispetto al 2020, e dei prodotti per la sclerosi multipla (+77%, +24 milioni). Questi tre mercati contribuiscono all'80% della crescita totale della Dpc. L'aumento della Dpc - rilevano da Iqvia - è dipeso in parte anche dalla sua introduzione in Emilia Romagna (settembre 2021), partendo con la distribuzione dei prodotti per il diabete e per le malattie respiratorie.
Prosegue Liberatore: «Ora guardiamo con speranza all’ammodernamento del sistema sanitario grazie alle risorse del Pnrr. Infatti, la pandemia ha messo in evidenza la necessità di un’assistenza più efficace a livello territoriale e dell’introduzione di sistemi di telemedicina. Inoltre, con il Pnrr, saranno rinnovate le infrastrutture digitali degli ospedali che, altrimenti, rischierebbero di compromettere la qualità delle prestazioni e l’efficienza del sistema».
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