Imprese e mercato

Covid/ Da Coop campagna per vaccinare almeno 250mila persone in Africa con Unhcr, Comunità di Sant'Egidio e Msf

di B. Gob.

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Per qualcuno essere no-vax non è una scelta». Questo lo slogan scelto da '#coopforafrica' la campagna di raccolta fondi che si svolgerà fino al 9 gennaio per favorire la vaccinazione e la lotta al Covid in Africa, che vede le cooperative di consumatori al fianco di tre realtà come l'Agenzia Onu per i Rifugiati-Unchr, la Comunità di Sant'Egidio e Medici Senza Frontiere (Msf). Le donazioni raccolte dal 9 dicembre saranno raddoppiate da Coop. L'obiettivo minimo è avere un milione di euro per garantire la vaccinazione a 250mila persone, un modo per contribuire a mettere in sicurezza i Paesi più poveri dove la pandemia si scarica su sistemi sanitari fragili e insufficienti. «Questa campagna l'abbiamo pensata prima che emergesse la variante Omicron ma ora assume ancora maggior tempestività - spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione nazionale Cooperative di consumatori) -. Non risolveremo certo i problemi del continente, ma daremo un contributo concreto coerente con la missione cooperativa e contribuiremo a sensibilizzare molte persone, anche in Italia, sulla necessità di estendere la vaccinazione. Da sempre con i nostri 7 milioni di soci promuoviamo l'impegno solidale, l'anno passato finanziando la campagna sugli anticorpi monoclonali condotta da Fondazione Toscana Life Science». Alle ragioni etiche si somma la necessità di neutralizzare il più possibile il virus, partendo dal presupposto che «nessuno si salva da solo» di fronte al Covid-19, come ha ricordato il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo, citando Papa Francesco. Si può donare alle casse degli oltre 1.100 punti vendita Coop o utilizzare la piattaforma Eppela (www.eppela.com/coopforafrica) o il conto corrente dedicato (Iban: IT 12 E 02008 05364 000106277813). Queste ultime due modalità sono già attive a partire dal 3 dicembre. «La Comunità di Sant'Egidio - ha proseguito Impagliazzo - metterà a frutto la sua esperienza ventennale di sostegno sanitario portata avanti innanzitutto con il progetto Dream per la cura dell'Aids. I vaccini che porteremo in Africa passeranno attraverso sistemi sanitari che anche grazie a quel progetto cominciano a funzionare e questo consentirà di aggirare il problema dei sieri che sono arrivati lì ma che in assenza di catene logistiche e distributive cominciano a scadere».
«Si stima che 50 milioni di dosi scadranno entro la fine dell'anno. Non c'è frontiera che tenga - ha aggiunto Stella Egidi, responsabile medico di Medici Senza Frontiere -: per fermare il virus dobbiamo lavorare in un'ottica globale ma mentre da noi ragioniamo di terze dosi, in Africa la copertura è appena al 7%: si va dal 25% di vaccinati in Sudafrica allo 0,1% della Repubblica democratica del Congo, per una media di copertura vaccinale del 7%. La campagna di Coop è l'ultimo miglio: si tratta di implementare anche a livello logistico consegna, distribuzione e somministrazione dei sieri e di essere presenti nelle comunità». «Comunità che sono anche di rifugiati nei campi profughi in luoghi remoti dell'Africa - ha concluso Chiara Cardoletti, Rappresentante Unhcr per l'Italia, la Santa Sede e San Marino -: nel 2022 ci concentreremo su 21 Paesi africani per portare loro le vaccinazioni, spiegando che sono cruciali anche per la ripresa delle comunità. Ogni anno abbiamo un incremento enorme di rifugiati e sfollati e questa campagna è un modo per porre loro attenzione anche sul fronte della lotta al Covid».


© RIPRODUZIONE RISERVATA