Imprese e mercato
Censis, in farmacia si possono fare fino a 17 milioni di vaccini Covid al mese
di Radiocor Plus
24 Esclusivo per Sanità24
Con 20 dosi al giorno per ciascuna delle 19mila farmacie presenti sul territorio italiano si vaccinerebbero quotidianamente 380mila persone, cioè più di 11 milioni al mese, in aggiunta ai vaccinati negli hub. Con 30 dosi giornaliere somministrate per farmacia, sarebbero 17 milioni i vaccinati in un mese. Sono le stime elaborate dal Censis nella ricerca realizzata in collaborazione con Adf (Associazione distributori farmaceutici) e Federfarma Servizi (associazione nazionale delle aziende di distribuzione e servizi di proprietà dei farmacisti). Dalla distribuzione intermedia farmaceutica e dalle farmacie, secondo l'istituto di ricerca, potrebbe dunque arrivare «una spinta decisiva per l'attuale campagna vaccinale e per quelle eventuali future, resa possibile da professionalità e dotazioni tecnologiche».
Farmaci e non solo garantiti al 100% (anche durante la pandemia). La distribuzione intermedia farmaceutica - spiegano dal Censis - è un perno indispensabile della sanità vissuta quotidianamente dagli italiani. Con più di 50 imprese tra società private, cooperative di farmacisti e multinazionali aderenti alle due sigle di rappresentanza della categoria, 17.000 occupati, oltre 160 siti logistici dislocati sul territorio, 6.000 mezzi di trasporto e dotazioni di alta tecnologia per la conservazione in sicurezza dei farmaci, gli specialisti del settore effettuano mediamente 90.000 consegne di farmaci al giorno (quasi 28 milioni all’anno), garantendo qualità e tempestività del servizio (se il farmaco non è disponibile in farmacia, arriva entro tre ore). Il settore svolge un ruolo di cerniera tra l’industria farmaceutica, le farmacie e i cittadini. Consente di razionalizzare la distribuzione farmaceutica e genera risparmi per oltre 4 miliardi di euro all’anno, che altrimenti peserebbero sui conti delle farmacie e quindi sulle tasche dei pazienti. Sono i risultati eccellenti del settore che, nell’adempiere un obbligo di servizio pubblico altamente specializzato, distribuisce in perdita economica, per disposizione normativa, i farmaci di classe A. La buona sanità di territorio del domani passa anche dalla garanzia della sostenibilità economica del settore della distribuzione intermedia farmaceutica.
L’apprezzamento degli italiani. Per 9 italiani su 10 la possibilità di disporre sempre dei farmaci di cui necessitano nella propria farmacia, oppure di averli comunque entro poche ore, quando non immediatamente disponibili, è una garanzia per la propria salute. Il 93,7% apprezza che il servizio venga assicurato anche nei comuni di piccole dimensioni, più difficili da raggiungere. Per l’82,1% la nuova sanità di territorio, di cui tanto si parla, non funzionerà senza l’indispensabile servizio puntuale della distribuzione farmaceutica presso le farmacie. E l’84,4% è convinto che per fare arrivare i farmaci a destinazione in piena sicurezza c’è bisogno di una grande professionalità, di capacità operative e di investimenti tecnologici rilevanti. Il settore della distribuzione intermedia farmaceutica è dunque decisivo per una sanità del futuro migliore, di prossimità, più vicina ai cittadini. E grazie alla professionalità ed efficienza dei suoi operatori consentirà di portare la vaccinazione anti-Covid nel canale più puntuale e ordinario: quello delle farmacie
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