Imprese e mercato
Assobiomedica, più qualità e valore con rapporti trasparenti
di Massimiliano Boggetti (presidente di Assobiomedica)
Correttezza, trasparenza, chiarezza. Su questi tre principi deve fondarsi il comportamento etico di tutte le imprese del settore dei dispositivi medici. E se in passato la nostra reputazione è stata offuscata da episodi corruttivi, è ora di voltare pagina, almeno tra le aziende associate ad Assobiomedica, nella convinzione che diano l'esempio a tutta la filiera. Va fatto in nome del progresso medico-scientifico e della rivoluzione della medicina delle 4P (personalizzata, predittiva, preventiva e partecipativa), che ci aspetta.
Occorre superare la concezione negativa del rapporto tra professionista medico e industria per riuscire ad affrontare quel cambiamento culturale necessario per creare le condizioni e l'ecosistema ideali per lo sviluppo tecnologico. Medici e industria devono poter collaborare insieme per sviluppare la ricerca, per migliorare le tecnologie e le loro prestazioni grazie alle diverse competenze professionali; i professionisti devono essere formati e messi in condizione di usare al meglio i dispositivi presenti sul mercato per la sicurezza del paziente e per aumentare l'accesso all'innovazione e a terapie più avanzate, più efficaci e meno invasive. Il coinvolgimento dei professionisti del sistema sanitario, mirato alla formazione e alla qualificazione nell'uso delle tecnologie più avanzate, viene troppo spesso sacrificato in nome di una diffidenza, atavica e a volte preconcetta, nei confronti del rapporto tra medico e industria. L'innovazione, caratteristica essenziale del comparto dei dispositivi medici per lo sviluppo e l'evoluzione delle tecnologie, spesso nasce dalla collaborazione tra enti, istituzioni, professionisti e aziende. Il sistema di collaborazione con le figure professionali va certamente snellito e reso più trasparente per consentire a tutti gli attori di agire in modo chiaro, onesto e attraverso regole semplici in un percorso virtuoso, prevenendo così comportamenti distorti che danneggiano l'immagine dell'industria.
Assobiomedica sta lavorando proprio in questa direzione, con l'obiettivo di creare una comunità etica che concepisca una più nobile ed elevata idea dell'impresa privata, unendo armonicamente le irrinunciabili istanze della produttività e del profitto con una dimensione morale, con l'idea di una competitività e di una concorrenza libere, e tuttavia regolate dai criteri di chiarezza, trasparenza e della correttezza. Il codice etico di Assobiomedica, che presto verrà aggiornato e per alcuni aspetti modificato, condivide questi principi con le sue imprese associate.
Dobbiamo essere sempre più orgogliosi che l'industria dei dispositivi medici, quella in cui noi ogni giorno lavoriamo, sia una comunità etica impegnata in un alto fine: contribuire in maniera determinante alla tutela di un bene assolutamente primario, la salute dei cittadini, quindi al miglioramento del sistema sanitario e allo sviluppo della società civile. È una mission di valore più che un dovere fornire, nell'interesse del benessere e della sicurezza dei pazienti, tecnologie mediche e servizi correlati di alta qualità, sempre al passo con il costante progresso determinato da un'informazione scientifica accurata, equilibrata, corretta, oggettiva, disinteressata e documentata.
Se tutti questi atteggiamenti verranno compresi e se si comincerà a vedere l'industria non più come antagonista ma come partner, potremo dare un contributo essenziale allo sviluppo della medicina del futuro, quella delle 4P, per migliorare il percorso di salute della persona in un'ottica di sostenibilità del sistema. Inoltre, si tornerà a preferire il nostro Paese e l'alta competenza dei medici italiani rispetto a quelli stranieri per sviluppare le tecnologie anche delle imprese multinazionali, attraendo investimenti esteri con ricadute positive per tutta la filiera.
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