Europa e mondo
Global Women’s Health Index: le donne italiane fanno sempre meno prevenzione oncologica
di Paolo Castiglia
24 Esclusivo per Sanità24
“I risultati del rapporto annuale Hologic Global Women’s Health Index, ora giunto al terzo anno, sono allo tempo stesso illuminanti e preoccupanti ed evidenziano l’importanza di aumentare gli sforzi collettivi per migliorare il benessere delle donne a livello globale. In un mondo in cui la salute delle donne riflette direttamente la salute delle società, è sorprendete osservare un peggioramento dei dati, specialmente in dimensioni cruciali come la prevenzione”. Giacomo Pardini, Senior Country Leader di Hologic Italia, ha commentato così i dati dell’Hologic Global Women’s Health Index, l’indagine annuale, giunta alla sua terza edizione, che misura lo stato di salute delle donne e delle ragazze del mondo di età pari o superiore ai 15 anni.
L’analisi è stata sviluppata in collaborazione con Gallup, che ha intervistato oltre 147.000 donne e uomini di 143 Paesi e territori, in più di 140 lingue.
Pardini ha parlato di dati preoccupanti: l’indice ha evidenziato, infatti, che le donne italiane sono tra le meno partecipi ai programmi di prevenzione oncologica e malattie sessualmente trasmissibili: solo l’11% dichiara di essersi sottoposta a un test oncologico negli ultimi 12 mesi mentre la media EU è al 20%, e solo il 5% si è sottoposto a un test per le malattie o le infezioni sessualmente trasmissibili negli ultimi 12 mesi su una media europea all’8% e una media mondiale al 10%. L’Italia si colloca quindi al 17° posto nella dimensione prevenzione nel 2022, al di sotto della media dei paesi EU (25).
I numeri dello studio raccolti in Italia rivelano poi anche un’altra realtà particolarmente difficile: solo il 51% degli intervistati si dichiara soddisfatto della disponibilità di un’assistenza sanitaria di qualità nella propria zona, percentuale che tende a diminuire ulteriormente per le donne appartenenti alle fasce di reddito più basse (48%). Un dato allarmante, soprattutto se paragonato al 2020 – prima rilevazione – quando la soddisfazione era pari al 60% e rispetto la media globale ed UE (68%).
Oltre a questo, dai dati del rapporto Hologic si evidenzia come solo il 37% delle donne in Italia si sia sottoposto a un esame della pressione arteriosa negli ultimi 12 mesi, un elemento in linea con il benchmark globale (36%) ma inferiore al benchmark UE (47%). Percentuale che è in diminuzione del 6% rispetto al 2020, quando molti esami routinari erano rallentati causa Covid-19.
Anche i dati sulla salute emotiva non sono confortanti. Dalla ricerca emerge che quasi 9 donne su 10 (86%) percepiscono la violenza domestica come un problema diffuso nel luogo in cui vivono, percentuale molto al di sopra della media globale(64%).
Dagli intervenuti in sede di presentazione del rapporto è emersa quindi la necessità di forti interventi sia nella prevenzione che nella comunicazione, come ha evidenziato la sen. Elena Murelli della Commissione Affari sociali del Senato, e sia sugli aspetti psicologici che investono le donne rispetto a questo tipo di malattie e di malesseri sul fronte emozionale intimo, come ha evidenziato Eleonora Castellacci, dirigente medico della Usl 10 di Firenze.
In chiusura ancora Pardini ha lanciato un appello: “Visto che i comportamenti evidenziati nel rapporto influenzano significativamente l’aspettativa di vita media delle donne alla nascita, dobbiamo lavorare tutti insieme, imprese, associazioni e istituzioni, affinché la salute delle donne sia prioritaria, indipendentemente dalla posizione geografica, dallo stato economico o dal livello di istruzione”.
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