Europa e mondo

Schillaci al G7: lavorare insieme per una sanità globale più resiliente ed equa

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"Abbiamo condiviso un documento che pone le basi per un'efficace azione volta a rafforzare la salute globale e l'universalità della copertura sanitaria. Prevenzione, innovazione, equità, investimenti sulla forza lavoro sono alcuni dei punti su cui abbiamo espresso la posizione dell'Italia nell'ottica di un approccio collaborativo": lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine G7 dei ministri della Salute che si è riunito in Giappone, a Nagasaki.

Tre le sessioni di lavoro, tra sabato e domenica, dedicate all’architettura sanitaria globale, la copertura sanitaria universale e l'innovazione in sanità. "Promuovere l'innovazione sanitaria è fondamentale - ha detto Schillaci - per sostenere il rafforzamento dell'architettura sanitaria globale e il raggiungimento della copertura sanitaria universale. In Italia stiamo investendo nella transizione digitale del Servizio sanitario nazionale con specifici interventi per rafforzare l'assistenza di base, anche attraverso la telemedicina, per potenziare il Fascicolo sanitario elettronico e per valorizzare la portata dell'utilizzo dei dati in termini di predittività e programmazione".

Il ministro ha ricordato l'impegno italiano in ambito europeo e internazionale e le attività messe in campo per fronteggiare eventuali future emergenze legate a patogeni virali così come per un rapido sviluppo delle contromisure mediche in termini di disponibilità di farmaci e dispositivi medici. "Le contromisure mediche - ha aggiunto - sono un elemento essenziale per la preparazione e la risposta a eventuali minacce di epidemia o pandemia. A livello globale, non possiamo perdere l'opportunità di ridefinire gli strumenti utili a sviluppare una strategia globale sulle contromisure mediche con una chiara individuazione della governance, delle responsabilità e delle risorse disponibili, in una prospettiva di maggiore equità, con particolare attenzione ai Paesi a medio e basso reddito".

Nel corso delle prime sessioni sono stati affrontati i temi legati al rafforzamento dell’architettura sanitaria globale, alla luce del post pandemia, migliorando la capacità di prevenzione, preparazione e risposta alle minacce sanitarie.Il ministro Schillaci ha rimarcato "l’importanza di un approccio coordinato e di collaborazione a livello internazionale perché le emergenze sanitarie non hanno confini nazionali". "Guardiamo avanti - ha aggiunto - per consolidare ed espandere, nei prossimi anni, i progressi finora compiuti e continuare a lavorare su soluzioni comuni per una sanità globale più resiliente in un’ottica di maggiore equità".

In merito alle azioni per assicurare maggiore capacità di prevenzione, preparazione e risposta a possibili crisi sanitarie, Schillaci ha ricordato anche la necessità "di investire sul personale sanitario attraverso una cultura della preparazione e prevenzione adeguata a differenti esigenze e contesti".

Schillaci ha partecipato a diversi incontri bilaterali tra cui quello con il ministro della Salute, del Lavoro e del Welfare del Giappone, Katsunobu Kato e con il Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti d’America, Xavier Becerra.


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