Dal governo

Schillaci e Locatelli: impegno comune contro la violenza sulle donne  

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“La violenza contro le donne è un fenomeno grave, drammaticamente diffuso e spesso nascosto che minaccia la salute e la vita delle donne di ogni età. Questa Giornata richiama ognuno di noi alla necessità di un impegno comune per combattere ogni forma di violenza e discriminazione”. Lo dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Per tutte le donne – aggiunge - il Servizio sanitario nazionale mette a disposizione una rete strutturata di servizi sul territorio con un ruolo centrale svolto dai Pronto Soccorso, dove è possibile intercettare la vittima di violenza perché è qui che si cerca il primo intervento sanitario”.

Il ministro rivolge un pensiero “un pensiero in particolare alle donne che lavorano nel servizio sanitario e che purtroppo sono tra le principali vittime di episodi di violenza fisica e verbale. Si tratta di aggressioni vergognose e inaccettabili contro il personale sanitario su cui siamo intervenuti immediatamente con misure importanti: abbiamo inasprito le pene per gli aggressori, introdotto l’arresto in flagranza di reato anche differita, previsto più poliziotti negli ospedali e multe più salate per chi distrugge reparti o pronto soccorso”.

“Il nostro lavoro – conclude - va avanti nella consapevolezza che la tutela delle donne è una priorità che ci riguarda tutti”.

Secondo il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, “nonostante il lavoro importante che è stato svolto dalle istituzioni, le campagne di sensibilizzazione, la formazione e le azioni strutturate messe in campo, il fenomeno subdolo e degradante della violenza contro le donne è ancora in crescita”. “C’è un allarme nell’allarme - aggiunge - quello delle donne con disabilità, doppiamente penalizzate e che fanno ancora più fatica a raggiungere l’indipendenza e per le quali le violenze fisiche, psicologiche ed economiche emergono ancora meno”. Per una donna con disabilità “è spesso più difficile denunciare, esporsi, essere creduta e avere accesso alle reti, o ai centri antiviolenza e ai servizi sanitari e di protezione”. “È indispensabile continuare a lavorare a tutti i livelli - aggiunge Locatelli - per garantire sempre maggiore attenzione ai temi dell’accessibilità universale nei centri antiviolenza, ai servizi sanitari e un’adeguata formazione”.


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