Dal governo
Nuovi tariffari Lea, ok della Stato-Regioni con partenza al 30 dicembre per oltre 3mila voci tra ambulatorio e protesica
di B. Gob.
24 Esclusivo per Sanità24
Oltre 7 anni di attesa e finalmente i due tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e la protesica che danno sostanza ai “nuovi” Livelli essenziali di assistenza varati con Dpcm nel lontano 2017 dall’allora ministra della Salute Beatrice Lorenzin, sono stati aggiornati. Ed entreranno in vigore, come hanno richiesto le Regioni posticipando l’ultima data assegnata dal ministero della Salute, il prossimo 30 dicembre.
Il semaforo verde è scattato, dopo un’ennesima trattativa tra i presidenti e il ministero della Salute, con l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni che sdogana oltre 3mila tra nuove e vecchie prestazioni, per un impatto complessivo che sfiora i 550 milioni, di cui la stragrande maggioranza a favore della specialistica ambulatoriale con 502,3 milioni e una minore quota per la protesica cui vanno 47,6 milioni.
Breve cronologia. I due nuovi nomenclatori tariffari Lea per la specialistica e la protesica, che aggiornano le versioni ferme rispettivamente al 1996 e al 1999, sono a bagnomaria dal 2018 e neanche l’annuncio di aprile 2023 del ministro della Salute Schillaci di averli finalmente sbloccati, a sei anni dal via libera ai ‘nuovi Lea’ nel 2017, è stato risolutivo. Da una prima deadline ‘bucata’ a gennaio 2024, i tariffari necessari a erogare concretamente le prestazioni ai cittadini in tutto il Paese sono ulteriormente slittati per le contestazioni, soprattutto dei laboratori e dei privati accreditati, sull’inadeguatezza dei prezzi assegnati a singole prestazioni, dalla visita medica a interventi ambulatoriali. Contestazioni che si sono protratte fino alle battute finali che hanno portato all’approvazione.
Un tesoro non sempre impiegato per i Lea. Le risorse negli anni si sono accumulate: al 31 dicembre 2023 l’ammontare dei finanziamenti previsti dalla legge per l’aggiornamento delle tariffe di protesica e specialistica legato al Dpcm del 2017 è stato pari a 3.046 miliardi, a cui si aggiungono 400 milioni destinati a un ulteriore aggiornamento, per un totale di 3,446 miliardi. I fondi preordinati all’entrata in vigore delle nuove tariffe e all’aggiornamento dei Lea sono pari a 631 milioni nel 2024 e a 781milioni a decorrere dal 2025 mentre il Ddl di bilancio aggiunge una posta, per il momento, di 50 mln l’anno per aggiornamento tra 2025 e 2030. Ma già sarebbero pronti decreti di “rinforzo” con qualche centinaio di milioni in più da dedicare a ulteriori nuove voci di aggiornamento.
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