Dal governo

Schillaci alle Regioni: su liste d’attesa situazioni insostenibili, stop a chiusure “immotivate e illegali”

S
24 Esclusivo per Sanità24

Basta alle liste di attesa “immotivatamente e illegalmente chiuse”. Il richiamo arriva dal ministro della Salute Orazio Schillaci ed è rivolto alle Regioni attraverso una lettera indirizzata al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, nella quale il ministro annuncia che si stanno ultimando i decreti attuativi relativi al decreto per lo smaltimento delle liste d’attesa. “A fine anno - afferma Schillaci - sarà online la piattaforma che ci permetterà finalmente, per la prima volta, di monitorare l’andamento in tutta la Nazione così da poter riconoscere i meriti delle tante realtà di cui siamo fieri e di intervenire nelle situazioni di difficoltà. Per gli altri casi, che screditano indegnamente il lavoro di tutti i sanitari pubblici, voglio poter contare sulla tua attenzione”. Ed ancora: “Non possiamo davvero più accettare di appendere dai media che esistono ancora tante realtà in cui le liste sono immotivatamente e illegalmente chiuse. Non dobbiamo mai più mettere i cittadini nelle condizioni di dove chiamare le televisioni per veder garantito un proprio diritto”. Questa, ammonisce, “è la battaglia più importante, sia per curare efficacemente chi soffre e sia per investire sul benessere di tutti attraverso gli screening periodici”.

Il ministro ricorda quindi come egli stesso abbia lavorato per oltre 30 anni come medico in ospedali pubblici: “Conosco bene la situazione e i disagi che derivano dalla mancata programmazione, dai tagli scellerati e dagli sprechi. Questo però non giustifica chi non consegna le proprie agende, chi disattende i propri obblighi a favore dell’attività libero professionale, chi non vigila e non interviene in certe situazioni obiettivamente intollerabili”. Quanto alle risorse, “abbiamo stanziato fondi e ne stanzieremo altri in aggiunta. È ora però di esercitare pienamente quanto previsto dal titolo V e che attiene alla gestione efficiente ed efficace perché non è oggettivamente più sostenibile - conclude Schillaci - che ci siano ancora Regioni che non spendono o non sono in grado di spendere quanto affidato loro proprio sul capitolo liste d’attesa”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA