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Servizi Pa: Cnel, spesa pubblica per sanità ancora tra le più basse d’Europa. Brunetta sul Sole-24Ore: la sanità soffre

di Radiocor Plus

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Nella sanità la spesa pubblica, benché in risalita a partire dal 2020, è ancora tra le più basse d’Europa (75,6% del totale), mentre la spesa privata dei cittadini continua a crescere (+ 5% solo nell’ultimo anno), a fronte di liste di attesa per l’accesso ai servizi spesso insostenibili e contrarie al principio dell’appropriatezza. Di conseguenza si estende il fenomeno della rinuncia alle cure necessarie per problemi economici e organizzativi (che ha raggiunto nel 2023 il valore del 7,6% della popolazione) e cresce la realtà dell’impoverimento determinato da cause legate alla salute (che tocca l’1,6% delle famiglie). Il dato emerge dalla relazione annuale del Cnel al Parlamento e al Governo, sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini, presentata a Roma. A parlare di una sanità in sofferenza era stato il presidente del Cnel Renato Brunetta, in un editoriale pubblicato sul Sole-24 Ore, in vista della presentazione della Relazione sui servizi pubblici 2024. “Migliora l’istruzione, crescono l’emancipazione femminile e la sostenibilità ambientale, soffre la sanità, si rafforzano gli uffici pubblici, resta carente la cultura della manutenzione: è un quadro a luci e ombre quello offerto dalla Relazione annuale sulla qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini, che si presenta oggi al Cnel - aveva scritto - . Va detto che nel corso del 2023 si è ulteriormente consolidato il processo di irrobustimento delle amministrazioni pubbliche. Ma è indispensabile, più che mai, un cambio di paradigma all’insegna di una rinnovata cultura della manutenzione. Una cultura rimossa o marginalizzata perché non si vede, non si annuncia e non genera consenso nell’immediato. Una cultura che, al contrario, dovrebbe acquisire centralita’ nel disegno delle politiche pubbliche, per il proprio valore sociale”.
Zangrillo: accorciati i tempi dei concorsi. «Nei primi otto mesi di quest’anno, sono stati pubblicati oltre 13.200 concorsi raccogliendo un numero di candidati di 2,1 milioni di persone». Così il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, alla presentazione della relazione annuale del Cnel. Zangrillo ha anche ricordato come i tempi delle procedure dei concorsi si sono ridotti da 780 giorni a 5 mesi. Zangrillo ha sottolineato il dato sull’inversione dell’età media dei dipendenti pubblici che «alla fine del 2021 era di 51 anni, oggi siamo intorno ai 49, primo segnale positivo».



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