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Irccs Santa Lucia: la crisi arriva sul tavolo del ministero delle Imprese

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Nubi sul futuro dell’Ircss Santa Lucia di Roma. La struttura che eccelle nella neuroriabilitazione e nella ricerca sta vivendo giorni difficili per la situazione economica, c’è il rischio del fallimento con pericoli per la stabilità occupazionale. Domani, 6 luglio, il dossier Santa Lucia sarà discusso in un incontro al Mimit, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza dei sindacati e della dirigenza dell’Irccs. “C’è la necessità di garantire la piena continuità occupazionale e dell’assistenza sanitaria alla popolazione - sottolineano la Cgil, la Cisl e la Uil regionali, insieme alle rispettive federazioni della Funzione pubblica -. Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori né le cittadine e i cittadini che necessitano di cure a pagare le conseguenze di una crisi di cui non hanno alcuna responsabilità, per questo è fondamentale che s’intervenga per rendere la struttura pubblica. In assenza di risposte positive partirà la mobilitazione”.

Per accendere la luce sul caso è stata lanciata il 2 agosto su Change.org dal “Comitato salviamo I​rccs Santa Lucia” una petizione che ha raccolto oltre 16.800 firme.

“Quella del Santa Lucia è una situazione gravissima - sottolinea la senatrice del Pd Beatrice Lorenzin, ex ministra della Salute - si tratta di un centro di riferimento per la neuro riabilitazione nel Centro-Sud Italia. Non è solo una questione che riguarda la regione Lazio ma è una questione nazionale. L’Istituto va salvato”. Lorenzin suggerisce di “trovare una soluzione simile a quella che fu trovata nel 2015 per l’ospedale israelitico: nominammo come commissario un direttore generale che sapeva gestire un ospedale”. “Bisogna fare in modo - aggiunge - che il tribunale fallimentare nomini un commissario che abbia esperienza nella gestione di un ospedale in crisi, così da garantire il funzionamento dell’istituto. Inoltre poiché l’istituto ha un interesse nazionale si prenda seriamente in considerazione di renderlo pubblico, di farlo acquisire dalla regione o da una partecipazione mista, ad esempio Inail o Mef”.


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