Dal governo

Lazzari (Cnop): solo 5 psicologi su 100 disponibili nel pubblico

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Si è tenuto ieri a Palazzo Chigi l’incontro tra il Governo e gli Ordini professionali. Presenti il sottosegretario alla presidenza Mantovano (Presidenza del Consiglio), i ministri Calderone (Lavoro), Giorgetti (Economia) Schillaci (Salute), il viceministro Sisto (Giustizia), la sottosesegretaria Bergamotto (Imprese).
L’appuntamento è servito per un ampio confronto sui temi comuni e trasversali agli Ordini professionali quali enti pubblici non economici sussidiari dello Stato, presidio per la tutela dei cittadini nelle attività professionali e di rappresentanza delle competenze tecnico-scientifiche di ciascuna professione.
Nel corso dell’incontro il presidente CNOP David Lazzari ha sottolineato il ruolo sociale delle professioni, di antenna dei bisogni e risposta agli stessi, l’esigenza di una maggiore risposta pubblica ai crescenti disagi psicologici, oggi lasciata quasi esclusivamente al mercato privato e alle risorse dei cittadini, con gravissime sperequazioni. “Di fronte ad una richiesta diffusa e crescente solo cinque psicologi su cento sono disponibili nel pubblico e questo crea uno squilibrio molto critico”, ha affermato Lazzari.
Il presidente del CNOP ha inoltre evidenziato l’esigenza di tutelare i cittadini e i professionisti dal mercato della moltiplicazione di nuovi ruoli professionali, che troppo spesso finiscono per duplicare competenze già esistenti e riconosciute, con particolare riferimento alla legge 4/2013 e l’amplificazione dei problemi che ci sarebbe se l’autonomia differenziata dovesse comportare la devoluzione alla Regioni di competenze sul riconoscimento di nuovi profili professionali.
Infine, Lazzari ha ricordato la necessità di rendere il sistema dell’aggiornamento professionale più snello e vicino alle esigenze dei cittadini, avvicinando i sistemi formativi delle diverse professioni, sanitarie e non, e rendendo gli Ordini maggiormente protagonisti in questo campo.
“Una occasione importante che testimonia attenzione, faremo avere al Governo le nostre proposte perché i diritti dei cittadini rispetto ai bisogni psicologici, ma anche quelli legittimi delle psicologhe e degli psicologi siano maggiormente riconosciuti. Il Paese non si può permettere un uso quasi solo privatistico della Psicologia, ci deve essere equilibrio tra risposta pubblica e privata in un campo così delicato” ha concluso il presidente del Cnop.


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