Dal governo
Iss: sciopero e manifestazione al ministero della Salute contro la riforma
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Il rispetto degli impegni sul personale e la protezione dell’autorevolezza e dell’indipendenza dell’Istituto fermando la riforma Bellantone. E’ quanto chiede il personale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in agitazione il 10 aprile alle 10 davanti alla sede del ministero della Salute. “Il ministro Schillaci - si legge in una nota - aveva annunciato enfaticamente a settembre che ci sarebbe stato un importante investimento, ma i vertici dell’Iss non hanno rispettato l’impegno, non utilizzando tutte le risorse e rallentando le procedure anche con interpretazioni restrittive della norma. Ci sono poi 150 precari in attesa di stabilizzazione e l’amministrazione ha annunciato un bando che escluderebbe i CoCoCo storici”. L’Iss vanta, infatti, “personale altamente specializzato e professionalizzato, ma nel 75% dei casi fermo nella carriera da più di dieci anni, con picchi anche di 20 anni”.
Oltre al rispetto degli impegni su carriere e stabilizzazioni, viene contestata la bozza di riordino presentata dal presidente Bellantone che non rispetta le peculiarità dell’ente e predispone una struttura a forte gerarchizzazione, propria di un ospedale più che di un ente di ricerca. “La creazione di un nuovo livello di alti dirigenti a capo della complessa e diversificata organizzazione dell’istituto - scrivono - oltre a creare nuove costosissime poltrone, non ha senso dal punto di vista scientifico, ma sicuramente sarebbe funzionale ad un sistema di controllo che metterebbe a forte rischio la libertà di ricerca”. Ricercatori, tecnici e personale di supporto rivendicano la libertà di ricerca e l’indipendenza dalla politica.
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