Dal governo
Iss: incidenza alta per le sindromi simil influenzali, ma in linea con l'Europa e nessuna anomalia
24 Esclusivo per Sanità24
In merito ad alcuni articoli di stampa apparsi recentemente in merito a casi gravi e decessi associati ad influenza l’Iss precisa che in base ai dati inviati ad oggi dalle Regioni/PA al sistema di sorveglianza RespVirNet, al momento "l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità ‘Alta’, ed è pari, secondo i dati dell’ultimo bollettino, a 17,5 casi per mille assistiti". A questa cifra, e alla conseguente pressione sui sistemi assistenziali, concorrono diversi virus respiratori, dall’influenza vera e propria al Sars-CoV-2 al virus respiratorio sinciziale (Rsv). "Sebbene i livelli raggiunti nelle ultime settimane siano i più alti dall’inizio della sorveglianza - sottolinea l'Iss - la situazione complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori, e anche il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie, ed è anzi in linea con quanto riportato da altri paesi europei".
Al momento, rileva Iss, la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A H1N1pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010 ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale. Si sottolinea pertanto l’importanza della vaccinazione specialmente per le categorie per cui è raccomandata.
I dati della sorveglianza dei casi gravi (Sari) fino a questo momento non presentano anomalie, e sono coerenti con il quadro epidemiologico complessivo.
L’Iss continua a monitorare la situazione e sollecitare la completezza e tempestività dei dati riportati dalle Regioni/PA che hanno aderito alla sorveglianza RespVirNet per consentire una affidabile capacità di monitoraggio. Per maggiori informazioni i bollettini possono essere consultati qui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA