Dal governo

Corte dei conti: positivo il bilancio 2021 dell'Enpam ma peggiora il trend tra iscritti e pensioni erogate

di Claudio Testuzza

S
24 Esclusivo per Sanità24

Con la determinazione n. 125 del 14 novembre, la Corte dei conti ha riferito al Parlamento sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ Enpam, l’Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri relativa all’esercizio del 2021, nonché sui fatti più rilevanti intervenuti successivamente. Dopo una cronistoria dell’istituto previdenziale, la Corte ha evidenziato le iniziative che l’Ente, per far fronte all’emergenza pandemica che ha significativamente inciso anche sull’attività dei medici e degli odontoiatri, in coerenza con il contesto normativo definito dai provvedimenti legislativi e regolamentari assunti dal Governo, ha introdotto quali forme di tutela volte a dare supporto ai propri iscritti con misure indirizzate al loro sostegno, ovvero procedendo, oltreché all’esonero contributivo al verificarsi delle previste condizioni, alla temporanea sospensione dei relativi adempimenti, nonché al differimento dei termini per il versamento dei contributi previdenziali .
Venendo al bilancio la Sezione del controllo sugli enti della magistratura contabile, nella sua valutazione ha rilevato come il patrimonio netto al 31 dicembre 2021 risulta in aumento, superando i 25 miliardi. Un valore che eccede abbondantemente il limite delle cinque annualità delle pensioni in essere nel 1994 stabilito come riserva dalla legge 449 del 1997. Tale disponibilità supera anche il limite di cinque volte l’onere per pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2020, ritenuto congruo dall’art. 5, co. 1, del d.m. 29 novembre 2007.
I debiti risultano in significativo aumento nel 2021, con una variazione rispetto all’esercizio precedente pari al 36,04 per cento, attestandosi a 288,76 mln. È da rilevare, tuttavia, come tale ammontare – che vede crescere tutti i valori delle singole componenti di debito e particolarmente, quelli verso fornitori, per fatture da ricevere – trovi piena copertura prendendo a riferimento l’attivo circolante dell’Ente.
Per ciascuno dei fondi gestiti dall’Ente, i contributi eccedono la spesa per pensioni. Tuttavia, il rapporto fra le due grandezze conferma una generale tendenza al peggioramento, passando – in termini complessivi - da 1,58 del 2020 a 1,38 del 2021. Anche il rapporto fra il numero totale degli iscritti e quello delle pensioni erogate registra un’ulteriore diminuzione, attestandosi nel 2021 su un valore di 2,46 ( era pari a 2,64 nel 2020 ). Analogo andamento si riscontra per ciascuno dei Fondi, ad esclusione di quello degli specialisti esterni.
Nel corso dell’anno 2019, l’Enpam ha predisposto il nuovo bilancio tecnico, redatto alla data del 31 dicembre 2017 e con proiezioni 2018-2067, nel quale risulta un saldo previdenziale complessivo con valori negativi nell’arco temporale 2027-2040, valori che, successivamente, tornano positivi fino a fine periodo. Il saldo totale si mantiene sempre positivo, sia pur con un andamento altalenante, ed il patrimonio complessivo risulta costantemente in crescita.
La valutazione delle proiezioni induce la Corte dei conti, ritenendosi opportuno il tendenziale mantenimento di una situazione di equilibrio su tutte le gestioni che interessano l’Ente, a raccomandare l’attento monitoraggio degli eventuali scostamenti tra le ipotesi adottate nei calcoli attuariali e gli effettivi andamenti, consentendo di adottare tempestivamente gli interventi ulteriori rispetto alle recenti riforme regolamentari, resi opportuni al fine della conservazione dell’equilibrio di medio e lungo termine.
I costi e gli oneri relativi al trattamento economico del personale ammontano complessivamente nel 2021 a 41,03 mln, in aumento rispetto all’esercizio precedente. L’andamento in ulteriore crescita rilevato nel 2021 rispetto al passato è da attribuire all’effetto del nuovo contratto collettivo di lavoro. Il personale in servizio (506 unità al 31 dicembre 2021), invece ha registrato in corso d’anno la cessazione di 3 unità, a fronte di nessuna assunzione. La Sezione raccomanda, a riguardo, una costante attenzione ai costi della gestione, in particolare per quanto concerne gli oneri del personale, considerata l’elevata incidenza dei medesimi sul bilancio dell’Enpam.


© RIPRODUZIONE RISERVATA