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Consip: valvole cardiache, gara da 234 milioni per 12.260 kit. Con Gise un nuovo modello condivisione del rischio

di Radiocor Plus

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I grandi numeri della nuova gara di fornitura pubblicata da Consip con il supporto della Società italiana di Cardiologia interventistica (Gise) sono riassumibili nei 12.260 kit di impianto trans-catetere di valvole cardiache (Tavi) di ultima generazione, per un valore di 234 milioni. Non sarà una gara qualunque - comunica ancora Consip -: il nuovo accordo quadro introduce per la prima volta in Italia un modello innovativo di fornitura, basato sulla misurazione della performance clinica dei dispositivi offerti, che prevede la condivisione del rischio tra impresa fornitrice e amministrazione contraente. Le amministrazioni, infatti, potranno aderire all’iniziativa con l’utilizzo di un contratto "a incentivo", in cui il corrispettivo del fornitore sarà correlato all’esito clinico (positivo o negativo), monitorato successivamente all’impianto della valvola. Si passa da un’impostazione basata sulla logica tradizionale di aggregazione dei fabbisogni e definizione di caratteristiche tecniche dei dispositivi, associate a un prezzo, alla valutazione del valore generato, che dipende dall’impatto della tecnologia sul singolo paziente. Partner strategico di Consip è la Società Italiana di Cardiologia Interventistica (Gise), che ha contribuito a definire gli esiti clinici ai quali correlare il prezzo finale della valvola e garantire l’appropriatezza clinica e tecnologica dei dispositivi. Un nuovo modello di acquisto che mira a migliorare la qualità dei risultati ottenuti, superando il concetto di risparmio sul costo d’acquisto.
L’iniziativa - impostata con un approccio che rappresenta un vero e proprio cambio culturale - metterà a disposizione delle amministrazioni "un'offerta ampia e flessibile di dispositivi innovativi e qualitativamente avanzati, in grado di rispondere alle esigenze di monitoraggio e valutazione degli esiti clinici e di adeguatezza terapeutica". Nell’Accordo Quadro è prevista l’adozione del criterio della "scelta clinica", che consente di affidare la fornitura a qualsiasi operatore economico aggiudicatario in base all’idoneità dei dispositivi offerti rispetto alle esigenze specifiche del paziente. Come per le altre gare del settore sanitario, la commissione giudicatrice sarà composta da medici esperti del settore, per garantire la più ampia attenzione alle esigenze del paziente e alla promozione di innovazione tecnologica e qualità.


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